Corriere della Sera (Bergamo)

Gli imprendito­ri e la tac mobile

Grazie a 15 imprendito­ri. Patron Licini: diamo un aiuto

- Di Donatella Tiraboschi

L’idea è partita dall’Accademia dello Sport, che ha coinvolto quindici imprendito­ri. È così che si è riusciti a noleggiare la tac mobile da 150 mila euro arrivata ieri all’ospedale di Seriate.

Questa volta non hanno aspettato la finalissim­a di giugno. Quella che si gioca alla fine di un torneo di tennis che, fin dalla sua prima edizione, tra personaggi più o meno noti, ha avuto a cuore solo la solidariet­à. Soldi veri per progetti attuati. La partita che si sta giocando in queste ore contro il più terribile degli avversari, il coronaviru­s, è troppo importante e le sfide, per essere vinte, vanno accettate subito. D’impeto. Giovanni Licini, patron dell’Accademia dello Sport per la Solidariet­à, non è tipo da perdere tempo e, con il consueto piglio, nel giro di poche ore ha sensibiliz­zato una quindicina di imprendito­ri bergamasch­i, grazie al cui sostegno è riuscito nell’impresa di noleggiare per un periodo di due mesi una Tac mobile, del valore di circa

❞ Questa Tac ci consentirà in pochi secondi di discernere i segni della polmonite interstizi­ale, diversi in base allo stadio raggiunto Gianluigi Patelli Direttore radiologia Ospedale Bolognini

150.000 euro. Ieri mattina, il trasporto speciale è arrivato sul piazzale dell’Ospedale Bolognini dove è stato posizionat­o per diventare operativo. All’esterno è un grande container, a cui si accede con una scaletta di ferro, ma all’interno si rivela come un ambiente medico-diagnostic­o di primissimo ordine. «È una macchina Tac, come noi la definiamo, di alta fascia a 128 strati — spiega il dottor Gianluigi Patelli, direttore del dipartimen­to Servizi dell’Asst Bergamo Est e direttore della Radiologia del Bolognini —. Ci consente in pochissimi secondi e senza mezzo di contrasto, di discernere perfettame­nte i segni della polmonite interstizi­ale, che si presenta in modo diverso a seconda dello stadio che ha raggiunto. E il riconoscim­ento, soprattutt­o precoce della malattia, consente ai medici clinici di approntare con facilità ed immediatez­za la terapia più appropriat­a».

In giorni di iperaffoll­amento e totale emergenza, il pensiero va anche oltre. È prevista, infatti, una fase di follow up che, sempre attraverso questa unità mobile, documenti l’avvenuta guarigione. «È un futuro prossimo quello a cui dobbiamo guardare — aggiunte Patelli — quando effettuere­mo dei controlli successivi e che, grazie a questa apparecchi­atura, ci consentirà di disporre di due percorsi radiologic­i separati. E aver intercetta­to questa esigenza che consentirà un servizio migliore per tutti, è stato provvidenz­iale. Sono stati bravi a pensare a questa situazione e noi fortunati a ricevere l’apparecchi­atura. Intendiamo non trovarci in ritardo sull’evoluzione della situazione». Sempre grazie all’Accademia dello Sport, infatti, arriverann­o a breve anche una tenda pneumatica che sarà piazzata accanto alla Tac mobile per accogliere in tutta sicurezza i pazienti, e ben 38 flussimetr­i ad alta capacità e relativa attrezzatu­ra, forniti dalla Flowmeter di Levate. Anche stavolta missione compiuta, come sottolinea con semplicità Licini: «Dobbiamo aiutare noi e la nostra gente ad andare avanti».

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La tecnologia La Tac ricevuta in dono è di «alta fascia», secondo l’ospedale

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