Maria Pia De Vito in streaming per il Papa Giovanni
Era l’aprile del 1981 quando i Pooh incisero «Chi fermerà la musica». Il ritornello di quel singolo risuona nella testa più che mai oggi: concerti e festival saltati, cinema e teatri chiusi per colpa del coronavirus. Si sta a casa, e ce lo ricorda anche il megafono della protezione civile, che passando sotto le finestre invita la popolazione a «limitare i propri spostamenti solo per motivi di lavoro, salute, aiuto a terzi o per l’acquisto di beni necessari». In questa situazione surreale, si cerca di resistere e non fermarsi.
Tra i resistenti anche il mondo del jazz, che si sta mobilitando per Bergamo, messa in ginocchio dal Covid-19. Bergamo Jazz, organizzato da Fondazione Teatro Donizetti, e gli oltre 60 festival riuniti sotto l’insegna dell’associazione I-Jazz promuovono l’iniziativa «Il jazz italiano per Bergamo»: nei prossimi due mesi ogni manifestazione organizzerà un concerto via streaming per raccogliere fondi a favore dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Si può elargire una donazione tramite Cesvi, attraverso il sito www.gofundme.com/f/emergenza-covid-cesvi-per-bergamo.
La staffetta jazz parte da
Maria Pia De Vito. Domani alle 17 la cantante e compositrice napoletana aprirà le porte della propria casa romana per entrare in quelle degli altri, attraverso i canali Facebook e Instagram di Bergamo jazz, che «avrebbe dovuto svolgersi la scorsa settimana — dice in qualità di direttore artistico —. Stiamo lavorando per recuperarlo nei prossimi mesi, ma in questo momento è per noi priorità assoluta sensibilizzare tutti a sostegno dell’ospedale di una città così fortemente colpita dal coronavirus. Un dramma a cui nessuno può rimanere indifferente. In questi giorni stiamo ricevendo da diversi musicisti messaggi video di solidarietà alla città e al festival. Da qui l’idea di un piccolo concerto in streaming per invitare a dare un segno concreto di vicinanza e partecipazione».
Si ascolterà un’ora di buona musica. Maria Pia De Vito rileggerà un paio di brani dell’amata Joni Mitchell, in primis la canzone d’amore «A case of you», per proseguire con «Question for the Angels» di Paul Simon e una di Tom Waits. La seconda parte del concerto vedrà la partecipazione di altri musicisti come Tino Tracanna, Claudio Angeleri, Roberto Cecchetto, Giovanni Guidi e l’intervento di uno dei direttori artistici che hanno preceduto De Vito alla guida del festival.
Per Corrado Beldì, presidente di I-Jazz, «musica e cultura sono attivi sul fronte della solidarietà, senza protagonismi, ma con un intento comune di veicolare la capacità organizzativa e creativa a fini benefici. Per questo stiamo coinvolgendo tutti i nostri soci, oltre 60 su tutto il territorio nazionale, per poter pianificare due mesi di eventi in streaming con musicisti. Bergamo è oggi un simbolo della lotta contro il Covid-19: la nostra campagna di sensibilizzazione e invito a donazioni parte da qui e nei prossimi giorni si estenderà ad altre città». Per riprendere il canto di Paul Simon: «Who am I in this lonely world? ... Questions for the angels: Who believes in angels? I do».
L’artista «Stiamo ricevendo diversi messaggi video di solidarietà alla città così gravemente ferita»