Dottoresse in copertina per sostenere l’ospedale Il presidente dell’Ente bergamaschi nel mondo ha rivolto un appello agli iscritti
Vanity Fair, il ricavato delle vendite al Papa Giovanni
In copertina c’è Caterina Conti, una pneumologa del Papa Giovanni XXIII. Vanity Fair dedica il numero di questa settimana a chi lotta in prima linea contro il coronavirus e devolve tutto il ricavato delle vendite in edicola all’ospedale di Bergamo. «Non chiamate eroi questi medici, infermieri, lavoratori e volontari perché loro stessi non vogliono essere definiti così — scrive il direttore del periodico di moda, Simone Marchetti —. Per noi diventano il riflesso di un’Italia forte e piena di speranza».
La solidarietà continua a sostenere le strutture sanitarie: 15 respiratori portatili, 60 mila mascherine ffp2 e 2 mila saturimetri sono in arrivo negli ospedali grazie alla raccolta internazionale promossa dal Rotary distretto 2042. «La
Cina più di tutti sta contribuendo ad aiutare l’Italia, in particolare Bergamo — dice il governatore del distretto Giuseppe Navarini —. La novità riguarda la creazione di una commissione farmaceutica». Tre farmacisti e un chimico, coordinati da Carlo Meroni, vaglieranno le richieste delle diverse strutture per il recupero di farmaci utili alla cura del virus, ma sempre più difficili da reperire. «La ricerca è attiva anche all’estero compatibilmente con le norme d’uso italiane — specifica Navarini —. Ben 500 dosi di farmaco antimalarico Plaquenil sono già state consegnate all’ospedale di Alzano».
Just Eat è al fianco del Papa Giovanni. Oggi e domani per ogni ordine, in tutta Italia tramite l’applicazione, verranno donati 50 centesimi all’ospedale. «Abbiamo voluto cogliere l’appello lanciato dal direttore del dipartimento di Medicina — spiega Daniele Contini, country manager di Just Eat in Italia —, una richiesta d’aiuto alla quale non si poteva restare indifferenti. Abbiamo deciso di rispondere con il supporto di chi ordinerà». L’obiettivo è superare i 50 mila euro, per garantire l’acquisto di apparecchiature destinate ai reparti di terapia intensiva e di dispositivi per la protezione individuale. La raccolta fondi lanciata dall’Ats Bergamo, con il Consiglio di rappresentanza dei sindaci e la Fondazione della comunità bergamasca onlus si sta concretizzando. Nei prossimi giorni, saranno a disposizione di operatori sociali e volontari, impegnati nell’assistenza delle persone in isolamento domiciliare, 70 mila mascherine chirurgiche, 1.200 mascherine ad alta protezione e 1.400 tute.
«Sicuramente state seguendo l’evolversi degli accadimenti che stanno sconvolgendo la nostra terra — Carlo Personeni, presidente dell’Ente bergamaschi nel mondo che aderisce all’iniziativa, scrive ai bergamaschi emigrati —. Sapete cosa sono le difficoltà, ma il vostro carattere è carico di empatia: potete dimostrare il senso di appartenenza anche se siete lontani». L’iban per le donazioni è: IT64 D030 6909 6061 0000 0171 968, mentre la causale da specificare #Sosteniamobergamo.
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