Il pensionato in corsia e la mamma medico
Manuel Romano, 32 anni, di Bergamo, appena specializzato in Medicina Interna, aveva vinto il concorso a Reggio Emilia prima del Covid. Per l’espandersi dell’emergenza sanitaria, è stato subito chiamato all’ospedale di Guastalla. Ma trovare una sistemazione non era facile. La mail è arrivata ai Comuni della zona: «C’è un medico di Bergamo che non trova alloggio». Andrea Costa, 42 anni, consigliere Pd della Regione, di Reggio Emilia, l’ha intercettata. Fino al 26 gennaio, prima delle elezioni regionali, era sindaco di Luzzara (da dieci anni). Non c’ha pensato molto: «Questo giovane medico che stava venendo qui da noi, un po’ perché è tutto chiuso, un po’ perché arrivava dalla zona calda di Bergamo, non trovava alloggio. Mancavano 72 ore al suo arrivo. Casa mia ha camere che non utilizzo, mi sono offerto di ospitarlo». Manuel Romano, padre e fratelli medici, ha chiamato Costa per i documenti dell’affitto: «Ma figuriamoci, gli ho risposto. Vieni a fare il medico nel mio distretto. Le camere sarebbero rimaste vuote. Lunedì pomeriggio ci siamo visti». In casa c’è spazio per mantenere le distanze. Il dottore ha un suo bagno e un frigorifero tutto per lui. «Così può stare in piena autonomia. Gli ho anche prestato l’automobile. L’ha comprata, ma non gliel’hanno consegnata». Il telefono cellulare di Romano squilla a vuoto. Il lavoro in corsia è già nel pieno. Al suo arrivo, La7 si era interessata alla sua storia. Lo avevano atteso all’uscita dell’ospedale: «L’inizio è stato traumatico — ha raccontato alla tivù —, ma in questo momento è giusto farlo. La paura ce l’hanno tutti, ma si fa il proprio lavoro».
❞ Un po’ perché è tutto chiuso un po’ perché arriva da Bergamo, non trovava alloggio Andrea Costa