Ricci, il nuovo prefetto da Varese
A 5 giorni dal pensionamento di Elisabetta Margiacchi. Gori: bene la nomina rapida
Il governo ha nominato il nuovo prefetto di Bergamo: è Enrico Ricci, 59 anni, che da luglio 2018 stava guidando la Prefettura di Varese. Nato a La Spezia e laureato in Giurisprudenza all’Università di Pisa, Ricci prende il posto di Elisabetta Margiacchi che ha lasciato l’incarico di prefetto di Bergamo il 1° aprile, quando è andata in pensione.
I ventilatori polmonari non sono impiegati soltanto nei reparti ospedalieri di Terapia intensiva, servono anche nelle residenze sanitarie assistenziali e nei tre alberghi che, nella Bergamasca, ospitano i pazienti risultati positivi ai tamponi del coronavirus, ma con quadri clinici non allarmanti o in via di recupero dopo il ricovero.
L’associazione umanitaria Cesvi, per rispondere a questa necessità, dona cinquecento macchinari per la respirazione assistita, per un valore complessivo di 277 mila euro, all’Ats di Bergamo. «Operiamo da sempre nelle più gravi emergenze umanitarie del mondo — interviene il presidente della onlus, Gloria Zavatta —. Ora a trovarsi in una seria situazione d’emergenza è l’Italia e, in particolare, la città di Bergamo, dove Cesvi è nato 35 anni fa. Siamo orgogliosi di aver acquistato e donato all’Ats i respiratori, centocinquanta sono destinati alle Rsa, gli altri agli hotel allestiti per i pazienti».
Le aziende continuano la gara solidale per sostenere le strutture sanitarie. La Rulli Rulmeca di Almè partecipa alla raccolta fondi promossa da Cesvi, sulla piattaforma online Gofundme, stanziando 100 mila euro. «Vogliamo, a fronte di questo terribile evento, compiere un gesto di affetto e di solidarietà nei confronti del territorio al quale siamo indissolubilmente legati — è il commento che arriva dall’azienda attraverso una nota —. Un particolare ringraziamento va a tutto il personale sanitario che con professionalità e umanità si sta dedicando alle persone colpite dall’infezione».
L’agenzia del lavoro bresciana MAW Men at Work dona, invece, 200 mila euro suddivisi fra l’ospedale Papa Giovanni XXIII, l’Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano e la Fondazione Spedali Civili di Brescia da impiegare nell’acquisto di macchinari e dispositivi di protezione individuale. «L’emergenza sanitaria attuale sta mettendo a dura prova tutto il nostro Paese, in primis le strutture ospedaliere — commenta l’amministratore delegato, Francesco Turrini —. Si tratta di una situazione straordinaria che richiede un’incredibile capacità di reazione e riorganizzazione interna, molta forza, oltre a un profondo coraggio. Tutte capacità che il personale sanitario sta dimostrando di avere giorno dopo giorno, riuscendo a generare un grande impatto sulla vita dei molti pazienti e dei loro familiari».