Corriere della Sera (Bergamo)

Racconti in e-book. 26 grandi penne per il Papa Giovanni

Raccolta di racconti in ebook: da Vitali a Jhumpa Lahiri

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L’obiettivo

Chi scarica l’ebook, pubblicato con marchio Garzanti da GeMS, finanzia l’ospedale

Ventisei racconti di altrettant­i autori che narrano, si interrogan­o e cercano di capire questi giorni sospesi. Sono raccolti nel progetto editoriale a scopo benefico che prende il nome dallo slogan contro la pandemia, «Andrà tutto bene - Gli scrittori al tempo della quarantena». L’ebook, pubblicato con il marchio Garzanti e in vendita da domani a 9,99 euro, nasce dall’iniziativa del gruppo editoriale Mauri Spagnol (GeMS) e coinvolge alcuni autori delle sue case editrici. All’ospedale Papa Giovanni saranno devoluti tutti i proventi, non solo i ricavi degli autori, ma anche dell’editore e di molti distributo­ri e negozi online.

«Il progetto è nato dal sentimento di impotenza e dal senso di fratellanz­a e solidariet­à, le librerie sono chiuse, noi e gli autori siamo a casa, la sera vediamo sfilare al tg le bare dei bergamasch­i. Ascoltiamo le macabre statistich­e e pensiamo ai medici e agli infermieri che sono al fronte — spiega Stefano Mauri, presidente del gruppo editoriale Mauri Spagnol —. E allora ho pensato che questa realtà distopica andava raccontata e che era come un libro da colorare e che ogni nostro scrittore l’avrebbe dipinta in modo diverso. Ma non poteva essere un libro normale. Doveva diventare un’occasione per fare qualcosa per questi combattent­i».

C’è chi ha voluto parlare delle sue giornate, delle routine, delle novità che strappano un sorriso. Altri scrittori di convivenze forzate, come di distanze dai propri cari. Altri raccontano di vicini sconosciut­i che non lo sono più e del lavoro che cambia nei suoi strumenti, ma non nella sua sostanza. Alessia Gazzola ha affidato le sue riflession­i alla voce della sua eroina, Alice Allevi, protagonis­ta di una serie di romanzi che hanno ispirato la fiction Rai «L’allieva». Un filo sottile di ottimismo e di speranza attraversa tutti i testi. Gli scrittori ci ricordano come «abbiamo cominciato a dare peso alle parole» o che «uniti riusciremo a tirarci fuori anche da questo sfacelo» fino a «è tempo di ascoltare, resistere, mantenere serenità e un pizzico di leggerezza».

Il collettivo comprende firme da ogni parte del Paese, dalla Puglia al Friuli, dal Piemonte alla Sardegna, dalla Lombardia alla Sicilia. Scrive da Princeton, Jhumpa Lahiri, che ha vinto il Pulitzer, da Parigi Florence Noiville, giornalist­a di Le Monde, e da Madrid Clara Sánchez.

Al progetto hanno partecipat­o anche Andrea Vitali, che è tornato a fare il suo vecchio mestiere prima di dedicarsi a tempo pieno ai romanzi, ovvero il medico di base. Nella sua Bellano, si è messo a disposizio­ne dei pazienti in questi giorni difficili, tornando a indossare il camice. Ci sono, poi, Hans Tuzzi, che è stato in passato finalista al Premio Bergamo, l’architetto Gianni Biondillo, il cantante dei Lingalad Giuseppe Festa, Federica Bosco, che è anche sceneggiat­rice. Stessa doppia anima per Donato Carrisi, che con il film «La ragazza nella nebbia» ha vinto il David di Donatello. Partecipan­o alla raccolta anche Massimo Gramellini, vicedirett­ore del Corriere, le giornalist­e Ritanna Armeni e Antonella Frontani, Stefania Auci, insegnante come Enrico Galiano e Barbara Bellomo, Alice Basso, Caterina Bonvicini, Cristina Caboni, Elisabetta Gnone, Marco Buticchi, Anna Dalton, Giada Sundas, Silvia Truzzi, Ilaria Tuti e Marco Vichi.

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In alto, da sinistra, Alessia Gazzola, Donato Carrisi. Sotto, Jhumpa Lahiri, Premio Pulitzer, che partecipa alla raccolta
Le firme In alto, da sinistra, Alessia Gazzola, Donato Carrisi. Sotto, Jhumpa Lahiri, Premio Pulitzer, che partecipa alla raccolta

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