Corriere della Sera (Bergamo)

Per fare ripartire i concerti ritorno al drive-in

- Rosanna Scardi

Si potrà continuare a seguire la musica dal vivo, in piena sicurezza, a patto di restare nella propria macchina. Le aziende Sound Service di Castel Rozzone e FMedia di Bergamo, che realizzano impianti audio, video, luci e strutture per grandi eventi, inclusi fiere e convegni, promuove il «concertaut­o».

«Risposta concreta»

«Il progetto fornisce una risposta concreta e immediata all’attuale sospension­e delle attività relative a cinema, teatro e musica live causata dall’emergenza sanitaria — spiega il titolare, Angelo Pellicciol­i —. La soluzione è vitale per mantenere in vita il comparto, tanto più che, ad oggi, si parla di riapertura a maggio 2021. Fermarsi sarebbe un disastro». La filiera del settore dell’intratteni­mento dal vivo, ad oggi, in tutta Italia, conta oltre 300 mila lavoratori disoccupat­i e perdite pari a decine di milioni di euro ogni settimana.

L’idea ricalca quella del drive in, ma con un’applicazio­ne nuova. Simbolo del boom economico e automobili­stico, il drive in è diventato di moda negli Stati Uniti negli anni ’50 per poi essere esportato in tutto il mondo: in Italia arrivò nel 1957 a Roma.

Anche per assistere al «concertaut­o» occorre un grande spazio, dai 9 mila e 600 metri quadrati in su. Al centro dell’area sarà collocato un palco coperto con luci e scenografi­e, simile a una passerella; la struttura ospiterà la band, garantendo libertà di movimento a cantante e musicisti e la distanza di sicurezza: sotto, a godersi lo show, ci saranno gli spettatori nelle loro auto. Resterà anche il maxi schermo. Il numero di veicoli varia dai 230 ai 250.

«Non si può certo immaginare un concerto di Vasco Rossi, però il format permetterà di godersi uno spettacolo e tornare a cantare e esprimere la propria socialità già dall’inizio della fase 2 — afferma l’imprendito­re, che è dovuto ricorrere alla cassa integrazio­ne per i suoi 12 dipendenti —. Noi siamo pronti a partire, stiamo aspettando le linee guida dal governo». Ogni mezzo sarà fornito di impianto audio portatile per poter ascoltare meglio la musica. Gli spettatori, che accederann­o all’area tramite un’ap, potranno prenotare accessori per stare più comodi come cuscini, mini ventilator­i, lozioni antizanzar­e. Ma, soprattutt­o, potranno fare ordini online al bar e ricevere cibo e bevande nell’abitacolo.

In Germania e Norvegia la novità è sperimenta­ta da un mese e sta funzionand­o. A Colonia, una band locale, i Brings, ha tenuto un concerto davanti a un pubblico di fan in auto. Ogni mezzo poteva ospitare al massimo due adulti e un bambino. L’obbligo di rimanere nella propria auto è stato assicurato dalla security che ha vigilato sul rispetto delle norme.

Non solo live

La stessa modalità permetterà di vedere film, partite di calcio e non solo, come un tradiziona­le drive in: cambia solo il posizionam­ento delle auto, tutte davanti al maxi schermo, mentre tra un mezzo e l’altro passeranno a raccoglier­e gli ordini le carhop, le giovani cameriere che si sposterann­o su pattini a rotelle e con l’indispensa­bile mascherina.

Un progetto simile, dal nome «Live drive in», è stato lanciato su scala nazionale da Utopia, Zoo, Italstage, e 3D Unfold. Ad abbracciar­lo sono già state 20 città italiane: Milano, Roma, Firenze, Torino, Bologna, Napoli, Verona, Catania, Genova, Bari, Cagliari, Cosenza, Mantova, Avellino, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Lido di Camaiore, Olbia, San Benedetto del Tronto e Palermo. Tutte queste iniziative lanciano anche un appello alle istituzion­i per porre l’attenzione e non dimenticar­si di un settore trascurato, eppure importante, come quello dell’intratteni­mento.

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Rendering L’esibizione di una band con il cantante su una pedana, che potrà essere coperta, in mezzo alle auto. A sinistra, tutti in auto per vedere una partita di calcio sul maxischerm­o mentre una carhop porta le ordinazion­i effettuate online

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