L’avvio resta incerto Sportiello ancora positivo
Interlocutorio l’incontro tra i vertici del calcio e Spadafora ma si va verso un rinvio del via libera agli allenamenti E l’atalantino Sportiello dopo un mese è ancora positivo
Doveva essere il giorno delle decisioni, almeno nelle previsioni. Invece è stato un altro passaggio a vuoto nel lento iter per il rilancio della Serie A, almeno per quanto concerne gli allenamenti. Nella mattinata di ieri il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora aveva aperto al rientro in campo: «Tutto questo lavoro ci permetterà di valutare prima del 4 maggio se saremo in grado di riaprire e cosa. Sappiamo di doverlo fare perché lo sport ha un valore economico e sociale, ma nel rispetto assoluto della salute».
La videoconferenza è andata in onda con gli stati generali del calcio italiano, partendo dal presidente della Figc Gabriele Gravina, il vicepresidente Cosimo Sibilia e il segretario generale Marco BruSperanza, nelli. Poi i presidenti delle tre Leghe, Dal Pino, Balata e Ghirelli, il presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi, quello dell’Assoarbitri Marcello Nicchi e quello dell’Assoallenatori, Renzo Ulivieri. Infine Maurizio Casasco, presidente Federazione Medico Sportiva, Paolo Zeppilli, presidente Commissione Medico Scientifica della Figc e Francesco Vaia, esperto della Commissione.
Sul tavolo c’era il protocollo che tutte le squadre dovrebbero seguire per un ritorno allo sport, documento che nelle ultime ore era stato criticato anche per le complicate procedure che ne metterebbero in dubbio l’effettiva fattibilità. Dopo due ore la riunione si è sciolta con uno zero a zero: nessuna decisione ma la scelta, da parte di Spadafora, di parlarne prima con il ministro della Salute, Roberto
e con il Comitato Tecnico Scientifico. La sensazione è che già oggi ci possano essere delle risposte ai vari interrogativi, sebbene il passare dei giorni non giochi a favore di una ripresa degli allenamenti in gruppo sin dal 4 di maggio. Anzi, lo scivolare in avanti dei provvedimenti potrebbe portare a un inizio per quella data, ma solo per gli atleti che praticano sport individuali, mentre il via libero per gli allenamenti di squadra potrebbe arrivare per il 18. Insomma, prendere tempo per capire come procede la curva dei contagiati (e delle vittime) sperando in un abbassamento ulteriore. Anche perché il protocollo va incontro a qualche perplessità da parte sia dei medici che dei politici.
Non aiuta, in questo senso, la posizione di Marco Sportiello, portiere dell’Atalanta, risultato positivo al coronavirus lo scorso 24 marzo, da asintomatico e senza problemi ulteriori. Il numero 57, titolare nella sfida di Valencia del 10 marzo (ultima partita giocata da una squadra italiana), è in quarantena nella sua casa di Urgnano, ma il terzo tampone di controllo non è ancora negativo. Proseguirà quindi il suo isolamento, con l’idea che nei prossimi giorni verrà sottoposto nuovamente al test. I tempi però slittano ulteriormente per un suo eventuale ritorno: certo è che più si allungano i tempi meno dovrebbero (condizionale d’obbligo) esserci rischi di una sua contagiosità.
Dal punto di vista continentale uno slittamento non sarebbe poi un problema: la Uefa ha deciso di fissare al 3 agosto il termine ultimo per la conclusione del campionato. Certo è che l’Atalanta dovrebbe giocare, sempre nello stesso mese, la fase finale di Champions League, senza un vero stacco tra una stagione e l’altra. Questo sempre che la situazione sia in sicurezza, mentre la Bundesliga ricomincerà il 9 maggio.
Quasi tutto tranquillo sul mercato: da sciogliere ancora il nodo Pasalic, che dovrebbe essere confermato, così come il rinnovo del prestito di Adrien Tameze per un’altra stagione. Sul mercato sembra esserci Castagne: per il belga c’è un interesse del Tottenham.
Mercato nerazzurro Pasalic verso il riscatto, mentre sulle tracce di Castagne c’è il Tottenham