Coesione finita, Lega e Pd si scontrano sul Cura Italia
Si torna al lavoro alla Camera e i toni ricordano già il periodo pre epidemia. La Lega a Montecitorio, con la firma dei deputati bergamaschi (Rebecca Frassini, Alberto Ribolla, Daniele Belotti e Cristian Invernizzi) propone la costituzione di una Zona economica speciale che comprenda Bergamo e le altre province più colpite dal virus. Fiscalità agevolata nel territorio, cioè meno tasse. Ma il governo, come già era successo per un provvedimento analogo presentato dalla Lega al Senato, ha dato parere negativo e l’emendamento al decreto Cura Italia è stato bocciato. Un voto, da parte della maggioranza Pd-M5S che scatena le proteste dei leghisti: «Adesso più che mai — dice la deputata Frassini — servono provvedimenti immediati, seri e concreti per far ripartire il territorio, ma il governo giallorosso ancora una volta sembra disinteressarsi del Nord». Ribolla rincara la dose: «Cosa, se non una fiscalità di vantaggio, è utile per le imprese e i cittadini? La conclusione è che ancora una volta il Pd sta prendendo in giro noi e i cittadini». Il Pd ha una prospettiva diversa. I deputati bergamaschi Maurizio Martina ed Elena Carnevali tornano a proporre, come avevano già fatto qualche settimana fa, uno stanziamento ad hoc di 200 milioni di euro per le province lombarde più colpite. A Bergamo andrebbero 50 milioni. I deputati dem sono convinti di poter ottenere questa misura: «Da settimane — dicono Martina e Carnevali — stiamo lavorando con i nostri colleghi parlamentari delle cinque province più colpite di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza e con il governo perché in uno dei prossimi provvedimenti economici siano stanziate risorse straordinarie aggiuntive per i nostri territori». È una strada che secondo il Pd potrebbe essere più efficace, mentre — spiega Martina — la Zona economica speciale rischia di richiedere tempi troppo lunghi per portare beneficio al territorio. Ora bisogna capire se da parte del governo ci sarà la reale disponibilità a garantire risorse aggiuntive ai territori messi più in difficoltà dall’epidemia, come Bergamo. Di sicuro c’è uno scontro politico che non conosce sosta nemmeno a poche settimane dalle giornate più nere. In questo clima, il deputato di Cambiamo! Alessandro Sorte lancia una proposta in vista della Fase 2, in cui i mezzi pubblici saranno meno utilizzati: «Rendiamo per almeno sei mesi — dice Sorte — gratuite o quasi (senza penalizzare o creare danni economici ai concessionari ed ai concendenti autostradali) l’A4, Teem, Brebemi e il tratto aperto di Pedemontana, per aiutare gli spostamenti lavorativi nella nostra regione».