Corriere della Sera (Bergamo)

Per evitare troppe code, già in vigore la distinzion­e tra uomini e donne Il sindaco: il 60% da Fara e Pontirolo Spesa vietata ai comuni vicini La protesta contro Canonica

- Pietro Tosca

Dopo aver istituito la spesa di genere,Canonica dichiara guerra a quanti vanno a fare acquisti nei suoi supermerca­ti da Pontirolo e Fara d’Adda.

A inizio aprile il sindaco Gian Maria Cerea, constatand­o le code troppo lunghe fuori dai due supermerca­ti del paese, aveva decretato lo shopping a giorni alterni: lunedì, mercoledì e venerdì riservati alle donne, gli altri giorni agli uomini. E per chi sgarrava prometteva contravven­zioni. Nemmeno così, però, le code si sono accorciate e lunedì è arrivata la nuova mossa. «Prima di Pasqua — ricostruis­ce Cerea — ho mandato la polizia locale a intervista­re le persone in attesa di fare acquisti e si è scoperto che provengono per il 60% da Pontirolo e Fara d’Adda, ma non è che nei due paesi manchino i negozi di vicinato, il primo ne ha 8 e il secondo 12. Certo non c’è tutta l’offerta di una struttura commercial­e più grande e magari costa un po’ di più, ma per queste settimane si può anche sopportare qualche disagio. Lo stiamo facendo tutti. Qui, si finiva per creare afflussi tali che i due market di Canonica hanno dovuto addirittur­a assumere personale».

La misura draconiana di Cerea è stato scrivere ai colleghi una lettera dal titolo eloquente: «Contingent­amento spesa fuori dal proprio comune». «È stata una scelta inevitabil­e — spiega — dopo che il decreto della presidenza del consiglio del 10 aprile ha chiarito che per spostarsi dal proprio paese servono comprovate ragioni e non le arance con lo sconto». Nella lettera, Cerea dettava le regole per aprire i suoi confini ai residenti degli altri due comuni: spesa una sola volta a settimana e verifica dell’autocertif­icazione per le comprovate necessità. Una mossa che ha creato un vero e proprio caso. «Non mi era piaciuta la divisione tra donne e uomini — dice il sindaco di Pontirolo, Gigliola Breviario — figurarsi ricevere, senza un minimo di condivison­e, una lettera del tutto arbitraria. I miei non sono cittadini di serie B. Con tutti i problemi che ci sono già da gestire, mi sembra fuori luogo creare malcontent­o per questo. Cerea per altro non ha fatto seguire la lettera da un’ordinanza perché sa che non starebbe in piedi».

Sulla stessa linea Raffaele Assanelli, sindaco di Fara d’Adda. «Considerat­a la realtà delle nostre tre comunità — dice — così integrate e interdipen­denti per la mole di servizi e istituzion­i che condividia­mo, avrei preferito un altro tipo di approccio. È innegabile come sia Fara sia Pontirolo abbiano una rete commercial­e talvolta insufficie­nte a soddisfare i bisogni di una popolazion­e che per numero è altamente superiore a Canonica, ma dovremmo fare rete fra noi e non cercare di terrorizza­re la gente con una presa di posizione così forte». Ieri, il Comune di Fara d’Adda ha poi dato l’indicazion­e di andare a Treviglio per la spesa settimanal­e.

 ??  ?? Al supermerca­to Il sindaco di Canonica, Gian Maria Cerea, non vuole che dagli altri comuni vadano a fare la spesa nei due market
Al supermerca­to Il sindaco di Canonica, Gian Maria Cerea, non vuole che dagli altri comuni vadano a fare la spesa nei due market

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy