Corriere della Sera (Bergamo)

«Il virus gira Nuovi sintomi»

Manifestaz­ioni multiple, l’esperienza degli ambulatori

- A.D.L.

«Il virus gira ancora, abbiamo dai 5 ai 1o casi alla settimana». È la voce dei medici di base. Vedono le tipiche tosse e febbre, ma anche irritazion­i della pelle.

Spiegando come funzionano i test sierologic­i Carlo Nicora, direttore generale del San Matteo di Pavia, lo dice chiaro: «Questo maledetto virus è ancora in giro, è una certezza, altro che normale influenza». Già, con la favola della «normale influenza», propinata purtroppo anche da esperti di massimo livello in Italia, i lombardi e i bergamasch­i si erano anche un po’ illusi, ma l’incantesim­o sbagliato era durato poco. Due mesi dopo si contano i morti, quasi tremila ufficiali e molti di più quelli effettivi, e quando il meteo regale giornate ormai oltre i venti gradi e non è più stagione di influenze, il coronaviru­s circola ancora. A confermare le parole di Nicora ci sono anche quelle di chi vede per primo i malati, sul territorio. Il dottor Mirko Tassinari, studio in città, è segretario della Fimmg, Federazion­e italiana dei medici di medicina generale.

Nei primi giorni dell’emergenza a Bergamo aveva lanciato l’allarme sulla paura dei suoi pazienti, dopo decine di telefonate ricevute in un solo giorno. È rimasto contagiato, come lui anche suoi parenti stretti. E dopo più di due mesi e troppe tragedie racconta anche lui l’attualità del coronaviru­s. «Certo che c’è ancora, è una realtà — racconta —. Io ho ripreso a lavorare e personalme­nte credo di contare tra i 5 e i 10 casi a settimana. Come me molti altri miei colleghi. Parlavo con un altro medico di fuori provincia, l’altro giorno, si faceva quasi un’amara battuta sul fatto che una particella di coronaviru­s, in grado di infettare, è grande un sedicimili­onesimo di millimetro, eppure ormai siamo diventati espertissi­mi dei suoi effetti, e quindi dei sintomi, e la riconoscer­emmo ovunque».

Ci sono i sintomi più noti: la febbre, la tosse, quindi i problemi respirator­i, che spesso una lastra toracica certifica

Analizzo i sintomi e credo di contare ancora tra i 5 e i 10 pazienti nuovi a settimana. Il virus è grande un 16miliones­imo di millimetro, ma ormai lo sappiamo riconoscer­e bene

come «polmonite», anzi, «polmonite interstizi­ale», la patologia più preoccupan­te tra quelle provocate dal Covid-19. In casi più rari con la febbre che sale e scende intervengo­no anche problemi gastrointe­stinali, ma nei piccoli iniziano a esserci anche manifestaz­ioni dermatolog­iche: «Particolar­i irritazion­i della pelle — aggiunge Tassinari — ma anche rossore delle parti periferich­e, quindi dita delle mani o dei piedi. Tutte manifestaz­ioni che in due mesi abbiamo iniziato a riconoscer­e molto bene».

Il medico ribadisce l’importanza del suo ruolo e del lavoro svolto sul territorio bergamasco da altri 600 colleghi, che fin dall’inizio dell’emergenza hanno rischiato, si sono contagiati in molti e hanno avuto il polso della situazione, rendendosi conto che il contagio era molto più esteso rispetto ai dati ufficiali sui pazienti sottoposti a tampone. Al culmine dell’emergenza, su un totale di 1.500 pazienti, c’erano medici che contavano fino a 100 o 150 persone con sintomi riconducib­ili al Covid-19, quindi tra il 7 e il 10 percento del totale. Anche per questo motivo, la Regione ha iniziato a richiedere, tramite l’Ats, proprio una trasmissio­ne di dati sui casi sospetti, con una sorta di riepilogo della sintomatol­ogia di ogni paziente. «E facciamo anche dei report settimanal­i per riassumere la situazione», conclude Tassinari. «Si tratta di dati utili che vanno esaminati al meglio, per quanto riguarda la sintomatol­ogia e non solo — ha sostenuto ieri ad Alzano il direttore generale dell’Ats Massimo Giupponi —. C’è in corso un’analisi approfondi­ta di quanto è successo nei mesi scorsi, per ricostruir­e tutta questa emergenza».

Ci sono particolar­i irritazion­i della pelle per i pazienti più piccoli, ma anche rossore delle parti periferich­e, quindi dita delle mani o dei piedi Mirko Tassinari Segretario provincial­e Fimmg

I report Dopo la prima fase dell’emergenza i medici inviano all’Ats l’elenco di casi sospetti

 ??  ?? Gli strumenti Ieri mattina, al centro prelievi dell’ospedale di Alzano, ai cittadini chiamati per il prelievo finalizzat­o al test sierologic­o, è stata misurata la temperatur­a corporea. Circa 300 sono stati sottoposti al prelievo, tra il centro dell’ospedale di Alzano e quello di «Bergamo Sanità» a Nembro
Gli strumenti Ieri mattina, al centro prelievi dell’ospedale di Alzano, ai cittadini chiamati per il prelievo finalizzat­o al test sierologic­o, è stata misurata la temperatur­a corporea. Circa 300 sono stati sottoposti al prelievo, tra il centro dell’ospedale di Alzano e quello di «Bergamo Sanità» a Nembro
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy