Per l’appuntato oltre 9.000 euro
Alla sottoscrizione hanno già partecipato in 295 Altra iniziativa per l’ospedale da campo in Fiera: un libro con fiabe e racconti dei bambini della Bassa Da colleghi e comuni cittadini da tutta Italia le somme per la famiglia dell’appuntato scelto
La raccolta fondi per la famiglia dell’appuntato Claudio Polzoni ha superato i 9.000 euro. Il carabiniere è morto di Covid-19 a 46 anni.
Ha già superato i novemila euro la raccolta fondi nata per sostenere la famiglia dell’appuntato scelto dei carabinieri Claudio Polzoni, scomparso a 46 anni lo scorso 19 marzo a causa del Covid-19.
La sottoscrizione è stata aperta con un money box su Paypal dai colleghi di Bergamo e ha visto l’adesione di militari in servizio da tutta Italia, di associazioni dei carabinieri in congedo e di tanti semplici cittadini. Un ultimo gesto d’affetto per il militare che era stato il primo contatto per migliaia di bergamaschi che in cerca di aiuto chiamavano il 112. Dal 2012 Claudio Polzoni, infatti, era la voce amica al centralino della sala operativa nel comando provinciale in via delle Valli e, tra gli altri suoi compiti, rispondeva alle chiamate d’emergenza. Un ruolo che l’appuntato scelto, originario di Sesto San Giovanni, arruolatosi nell’Arma a 21 anni, aveva svolto precedentemente alla compagnia dei carabinieri di Seregno per 12 anni.
A farlo traslocare in Bergamasca era stato il matrimonio con Cristina Magni di Brignano, seguito dalla nascita della loro bambina che oggi ha 10 anni. La famiglia viveva nel paese della moglie e con loro abitava il suocero Giovanni Battista Magni. Un’esistenza tutta casa e lavoro che con l’arrivo dell’epidemia ha subito uno scossone. Tra i primi ad ammalarsi di Covid proprio il suocero del militare: il 29 febbraio il carabiniere aveva ottenuto qualche giorno di licenza per aiutare la moglie ad assistere il padre. Il 5 marzo Giovanni Battista si era spento e i famigliari si erano messi in quarantena. «Claudio aveva iniziato a stare male — aveva ricordato la moglie Cristina —. Prima aveva avuto la febbre per 5-6 giorni, veniva curato con antibiotici ma non facevano effetto. Poi all’improvviso la notte del 13 aveva avuto difficoltà respiratorie». Era stato necessario un ricovero d’urgenza e poi il trasferimento in Terapia intensiva all’ospedale San Donato, dove Claudio Polzoni aveva lottato strenuamente contro il virus. Una battaglia che la sera del 19 lo aveva visto soccombere.
Un dolore fortissimo per la moglie e la figlia costrette a rimanere a casa in quarantena senza neanche poterlo salutare. «Quando mi avevano detto che mio padre era positivo — aveva raccontato ancora Cristina Magni — mi ero rassegnata a perderlo perché aveva avuto seri problemi cardiaci, ma mio marito no. Aveva 46 anni, era forte e non aveva problemi fisici». Un duro colpo per tutto il comando provinciale, dove l’appuntato era molto stimato. Da qui il desiderio dei colleghi di stare vicino alla sua famiglia. Con questo spirito è stata aperta la sottoscrizione che è già è arrivata a raccogliere 9.360 euro con 295 donazioni.
È invece a favore dell’Associazione nazionale alpini e dell’ospedale da campo realizzato alla Fiera l’iniziativa che parte dal gruppo Fiammazzurra di Arcene, che dopo aver coinvolto i bambini del paese facendo realizzare delle lanterne blu da esporre alle finestre, ora lancia il concorso letterario #noiscriviamodacasa. Fiabe, racconti, poesie e filastrocche che nasceranno dalla creatività dei piccoli della Bassa confluiranno infine in un libro pubblicato da Sestante Edizioni. A far da apripista nel volume sarà un contributo dell’arcenese Matteo Locati, batterista dei Pinguini tattici nucleari.
Si concentra nel sostegno alle famiglie in difficoltà l’iniziativa «Spesa solidale» che Esselunga in collaborazione con la Caritas lancia nei suoi supermarket. Per ogni mille «punti fedeltà» donati dai clienti, Esselunga devolverà 15 euro in prodotti alimentari alla Caritas del territorio.