Anziani e spesa Ancora più aiuti
Palafrizzoni crea un numero per gli over 65 che potranno parlare con trenta volontari Nella Bassa 1.295 domande: altri fondi dal Comune
Bergamo attiva una linea diretta per i cittadini over 65. Prima, si farà una mappatura dei loro bisogni. A Treviglio, boom di richieste per affitti e buoni spesa: più fondi dal Comune.
Un numero unico, una linea diretta fra trenta volontari di Bergamo x Bergamo e gli anziani con più di 65 anni. È il progetto Buongiorno Bergamo, nato in sinergia fra i servizi sociali e di rete, l’anagrafe del Comune e l’azienda Centax Telecom, che mette a disposizione le proprie tecnologie in materia di call center.
«Non è un sostegno psicologico o per dare informazioni cliniche — specifica subito l’assessore alle Politiche sociali, Marcella Messina —. Ma un modo per recepire le necessità e stare accanto ai nostri anziani, a cui consigliamo di continuare a rimanere in casa». L’emergenza coronavirus annulla la dimensione sociale e le possibilità d’incontro, così per chiacchierare, sfogarsi, raccontare la propria giornata e far presente le difficoltà si può ricorrere al telefono.
Dalla prossima settimana, una volta che ciascun volontario avrà installato il software ad hoc sul proprio computer, seguito dall’assistenza dei tecnici di Centax, inizierà la prima parte del progetto. «Contatteremo circa 8 mila residenti in città con più di 65 anni — spiega l’assessore – e sottoporremo loro un questionario a risposta chiusa». Domande per conoscere lo stato di benessere, i legami familiari, la presenza o meno di assistenza domiciliare. «Sarà una mappatura — aggiunge Messina —. Emergeranno anche le prime richieste e i bisogni a cui far fronte».
Dal 5 maggio, poi, si sbloccheranno le chiamate in ingresso: «Saranno gli stessi anziani a poter telefonare (035.0668711, con il costo della tariffazione urbana ndr) ed essere reindirizzati a uno dei volontari che risponderà da casa — dice la responsabile dei servizi sociali del Comune Elena Lazzari —. Le persone hanno bisogno di parlare, soprattutto in questo periodo d’incertezza».
Il numero unico verrà reso noto fra qualche giorno, quando sarà tutto pronto per l’attivazione del call center virtuale. «Ho chiesto all’area tecnica di attrezzare un settore apposito per l’iniziativa, mettiamo a disposizione la nostra tecnologia — commenta l’amministratore delegato di Centax Telecom Dario Tognazzi — , la stessa che sta permettendo all’azienda di lavorare da remoto e fatturare più dello scorso anno. Siamo felici di poter aiutare, Bergamo è ricca di volontari».
Anche a Treviglio continua l’impegno a tutto campo per fronteggiare l’emergenza sociale creata dal Covid-19. Ieri mattina la giunta comunale ha deliberato di aumentare a 113 mila euro (altri 45mila) i fondi per il sostegno all’affitto delle famiglie che, a causa della pandemia, siano in difficoltà economica. La decisione è stata presa per la pioggia di domande giunte. In poco più di una settimana, da quando è stato aperto il bando, ne sono arrivate oltre 350.
La giunta ha rifinanziato con 15mila euro anche la misura dei buoni spesa. Dal 6 all’8 aprile, in municipio erano arrivate 498 domande (366 quelle accolte) che avevano esaurito i 159 mila euro messi a disposizione dallo Stato. Nei giorni seguenti erano però arrivate altre 447 richieste a cui il Comune cercherà ora di rispondere.
Sono stati invece destinati 81mila euro ai due istituti scolastici comprensivi della città per il potenziamento dell’offerta formativa. La richiesta partita dal Comune è di insistere soprattutto sulla didattica digitale e progetti di recupero estivi. Sempre in ambito scolastico, la giunta del sindaco di Treviglio Juri Imeri si preoccupa di puntellare anche le scuole private paritarie dell’infanzia confermando integralmente per l’intero anno, senza tener conto della mancata frequenza, il contributo alle famiglie proporzionale alla fascia Isee.
«Nonostante da due mesi operiamo in una situazione di emergenza che comincia a pesare anche sul bilancio del comune — spiega Imeri —, riusciamo a garantire i servizi e a mettere costantemente in circolo risorse preziose che aiutano a tamponare l’emergenza sociale. È chiaro che gli sforzi che stiamo facendo dovranno trovare anche supporti concreti dagli enti sovra comunali».
Saranno contattati 8.000 residenti, mapperemo i loro bisogni, poi dal 5 maggio potranno chiamare
Marcella Messina Assessore Politiche sociali Il progetto in città Ai nonni verranno poste delle domande al telefono, per capire le loro necessità