Il Calendario civile del museo delle Storie
Sei uomini, in abito e col giornale in tasca, all’uscita di quella che da Casa Littoria, nel Dopoguerra, divenne simbolicamente Casa della Libertà e sede del Comitato di Liberazione nazionale di Bergamo. Uno scatto capace di raccontare la Resistenza in Bergamasca. E nel quale riconoscere personaggi di spicco del tempo come il presidente provinciale Roberto Petrolini, l’inviato del «Giornale del Popolo» e membro della «Banda Turani» (la prima sul territorio a darsi alla lotta armata) Giuseppe Angeloni e il politico Emilio Sereni. Con questa immagine in bianco e nero, risalente al 1945-46 e conservata nella raccolta «Domenico Lucchetti» dell’archivio fotografico Sestini, il museo delle Storie ha deciso di festeggiare il 25 aprile e di inaugurare una nuova iniziativa online: il «Calendario civile». «Il tema avrebbe dovuto essere al centro del corso di aggiornamento per insegnanti che organizziamo con la fondazione Serughetti La Porta e all’Ust, per affrontare tematiche novecentesche — spiega il direttore Roberta Frigeni —. La situazione attuale ci ha spinto a realizzarlo sul web, dove vengono caricati foto e suggerimenti di indagine come schede di approfondimento e video. I contenuti per il 25 Aprile sono già online. Replicheremo il primo maggio e il 2 giugno». Un modo per accompagnare l’attività didattica e per dire che «il museo è chiuso, ma — prosegue Frigeni — i suoi archivi sono sempre aperti».