Il Film Meeting getta la spugna Rimandato a data da destinarsi
La trentottesima edizione del Bergamo Film Meeting è rimandata a data da destinarsi. Le misure sanitarie adottate dal governo avevano costretto lo staff del festival, in un primo momento, a spostarlo da marzo a fine maggio. I tempi previsti per la ripresa fanno pensare che la fase sarà ancora lunga, costringendo all’annullamento. Da anni la kermesse vede una grande partecipazione di pubblico e di ospiti, italiani e stranieri, le sale sono sempre affollate in tutte le fasce orarie: dai 39.345 spettatori dell’edizione 2018 si è passati ai 42.218 dell’anno scorso. Sono, invece, oltre 25 mila i partecipanti ad attività extra-sala come incontri, mostre, workshop, feste e concerti. Accanto alla mostra concorso internazionale, riservata a lungometraggi inediti, quest’anno erano in calendario più di 170 film da scoprire e l’omaggio a Malcolm McDowell, l’attore interprete di «Arancia Meccanica» di Stanley Kubrick. «Siamo anche in attesa di conoscere le decisioni che gli enti sostenitori prenderanno per salvaguardare l’incolumità di Bergamo Film Meeting e permetterci di superare questo difficile anno, che ormai possiamo considerare di transizione», fa sapere l’organizzazione. La situazione è comune ai tanti altri festival in Europa. Tutto il settore dell’audiovisivo sta pagando molto cara l’emergenza. I cinema restano chiusi ancora per diversi mesi, i film non escono, i ciak sono fermi.