Corriere della Sera (Bergamo)

Bariano Basket Gli allenament­i con il pc da casa

I video allenament­i dei giovani del Bariano Basket coordinati da coach Bettani: «Presto inizieremo con la palla a patto di non distrugger­e le case»

- Di Rosanna Scardi

Niente rimbalzi, scatti o salti, ma bottiglie di acqua usate come bilancieri e zaini pieni di libri come pesi. Al tempo del coronaviru­s gli allenament­i di basket si trasferisc­ono sul web. L’idea è di Michael Bettani, 18 anni, giocatore nella Seconda divisione del Bariano Basket e allenatore nella stessa società, presieduta da Emilio Borella, dai 70 iscritti per cinque squadre. A essere coinvolti nei suoi video allenament­i sono gli Inventori, classe 2007 e 2006. Presto a loro si aggiungera­nno anche gli Esplorator­i (2011-2008) e due Maghetti, i più piccoli, nati tra il 2011 e 2014. Anziché in palestra, il ritrovo è il lunedì e il giovedì alle 17.45, per un’ora di sport davanti allo schermo del telefonino o del pc, collegando­si alla piattaform­a Google Meet.

Per mantenersi in forma basta poco, usando oggetti a disposizio­ne e strutture di uso comune come pareti e scalini. «Sono ragazzi molto giovani, dopo cinque minuti, perderebbe­ro attenzione, così ho cercato di creare esercizi a corpo libero, difficili, ma divertenti», spiega Bettani. Del resto, anche le star del campionato Nba sono state costretti a inventarsi allenament­i domestici, work out che poi pubblicano sui social. Ai giovani giocatori del Bariano Basket che partecipan­o agli allenament­i, 15 in tutto, è richiesto di passare lo zaino da un braccio all’altro, attorno al corpo, nel modo più veloce possibile, come fosse un hula hoop o di usarlo come un peso da sollevare, di mettere le bottiglie a terra per delimitare un percorso, oppure di utilizzarl­e come manubri o lanciandol­e da una mano all’altra, come fossero attrezzi di giocoleria, mentre le pareti servono per fare le flessioni, sforzando gli addominali. «L’obiettivo è creare un’occasione di svago, mantenendo i rapporti tra i nostri atleti, una buona squadra funziona se c’è un gruppo solido e coeso, anche in un periodo difficile come questo che stiamo vivendo — aggiunge il coach —. Negli allenament­i da remoto tutti hanno lo stesso obiettivo: divertirsi giocando insieme. Siamo vicini anche se ognuno è nella propria casa». L’iniziativa è diversa dai tanti tutorial che girano sul web o dalle challenge dove l’allenatore o il capitano esegue un movimento, come un passaggio sotto le gambe o un tiro all’indietro, chiedendo ai suoi allievi di emularlo, dietro ricompensa. E i microfoni durante i video allenament­i sono accesi. «I commenti sono permessi, anzi dovuti, i ragazzi chiacchier­ano tra loro e si scambiano pareri», dice l’allenatore. Resta la voglia di tirare a canestro. «Non tutti ne hanno uno, è possibile esercitars­i a farlo solo per chi ce l’ha attaccato al muro della sua cameretta oppure nel giardino, ma se mi promettono di non distrugger­e la casa ai genitori, inizieremo presto con i palleggi, l’esercizio più importante per spostarsi nel campo», sorride Michael.

Il Bariano Basket è stato fondato nel 2005. L’anno scorso la Seconda divisione è arrivata in semifinale alla Coppa Bergamo. Analogo risultato l’anno prima per gli Esplorator­i al Csi regionale.

«È anche un modo per tenere coesa la squadra in un momento così difficile»

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 ??  ?? Dall’alto in senso orario: Daniele Tomasoni, Simone Cambie’, Nadia Nicoli e Luca Ferri. I ragazzi fanno parte della squadra «Inventori» del Bariano Basket
Dall’alto in senso orario: Daniele Tomasoni, Simone Cambie’, Nadia Nicoli e Luca Ferri. I ragazzi fanno parte della squadra «Inventori» del Bariano Basket
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Esercizi
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