Scandella: «Inchiesta a tutto campo»
In Val Seriana è cresciuto e vive tuttora con la sua famiglia, ed è quel territorio che l’ha spinto in consiglio regionale, per due mandati consecutivi. È stato quasi naturale, quindi, per il Pd, indicare Jacopo Scandella come componente della commissione d’inchiesta che la Regione istituirà sulla gestione della pandemia da coronavirus. Già a fine marzo, Scandella era stato chiaro sui social: «Non appena sarà terminata l’emergenza, è necessaria una commissione d’inchiesta che faccia luce in maniera seria sui fatti e sulle responsabilità, ad ogni livello. Lo dobbiamo a noi stessi, perché da questa tragedia si possa almeno imparare qualcosa. E lo dobbiamo soprattutto a chi non c’è più». «La commissione è nata, su nostra richiesta, per fare chiarezza su uno spettro molto ampio di circostanze — ha aggiunto ieri Scandella —. Dai primi giorni dell’emergenza, in particolare negli ospedali di Codogno e Alzano, alla mancanza di dispositivi di protezione, alla mancata istituzione della zona rossa in Val Seriana. Inizieremo il 13 maggio, spero che entro l’estate ci possano già essere dei risultati del nostro lavoro, che comunque durerà parecchio». I componenti, su tutto il consiglio regionale, saranno 15. «È chiaro, naturalmente, che la Regione è il soggetto che aveva più poteri per gestire l’emergenza sul territorio», conclude Scandella.