Bentornati al Blue Note
Paolo Fresu accompagnato dal suo Devil Quartet riapre il tempio del jazz con un live in streaming «Alta qualità tecnologica e tanta voglia di ripartire»
«Èil mio primo concerto dopo il lockdow n e la mia prima uscita di casa». Paolo Fresu esce dall’isolamento per esibirsi dal vivo al Blue Note, il jazz club milanese che riparte dalla fase 2 con una serie di live trasmessi in streaming dalla sala. Il progetto, chiamato «The heart of jazz», prende il via domani sera proprio con il trombettista sardo, affiancato per l’occasione dal suo Devil Quartet, formazione con Bebo Ferra alla chitarra, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria. Un live che per il musicista ha tre significati importanti: «Il primo — afferma Fresu — è un segnale per la ripartenza che spero, per tutto lo spettacolo dal vivo, possa avvenire in tempi brevi perché l’alchimia col pubblico è insostituibile. Il secondo, riguarda la solidarietà che la musica, è capace sempre di comunicare e sempre in prima linea». E infine, sottolinea l’aspetto tecnologico: «È fondamentale lo streaming fatto con un ottimo livello tecnico per offrire al pubblico degli appassionati un prodotto di qualità direttamente a casa. Affinché l’emozione della musica sia vicina a quella del live».
Grazie alla partnership con Huawei Video e allo sponsor tecnico Jvc, il concerto sarà trasmesso in diretta streaming full hd sulla piattaforma di Huawei Video in 12 nazioni europee, mentre una versione più breve si troverà sulla pagina Facebook del Blue Note. «Il mondo degli eventi è cambiato radicalmente — spiega Andrea De Micheli, Ad di Casta Diva Group, società proprietaria di Blue Note Milano — e noi siamo arrivati in anticipo sul fronte degli show virtuali, anconta che rispetto allo storico locale newyorchese, che ci ha fatto i complimenti per l’iniziativa. Attraverso la tecnologia digitale in futuro vogliamo ampliare il pubblico, che già 65mila spettatori all’anno, un quarto di tutti i jazz club italiani messi insieme. Oltre ai 300 posti del club milanese, ne potremo raggiungere migliaia online, con una componente charity: un nuovo business model i cui costi sarebbero coperti da sponsorship prestigiose».
Dopo Fresu, si sta già lavorando per allestire un cartellone di prestigio. «Non potremo ospitare ovviamente artisti stranieri — dice Daniele Genovese, general manager del Blue Note — ma potremo valorizzare i grandi jazzisti italiani con eventi speciali a cadenza mensile. Per questa rassegna abbiamo posizionato microfoni ovunque per aumentare la qualità audio, e il locale sarà tutto sanificato, con gli operatori bardati come il personale delle terapie intensive per garantire la massima sicurezza».
In attesa di tempi migliori, altri club milanesi si stanno muovendo nella stessa direzione. Come il Nidaba Theatre di via Gola, il tempio del blues cittadino, che apre alla musica con tre live in streaming a maggio. Il primo, stasera alle 21, con Cipriano’Sbanda, il 22 con Goodmorning Mama e il 26 con Naima Faraò Soul Quintet.
❞ Emozioni Un segnale importante ma niente può sostituire l’alchimia con il pubblico