Corriere della Sera (Bergamo)

Humanitas , si accede prenotando online

Gavazzeni e Castelli: per esami del sangue, visite e ritiro referti, c’è il sito. I protocolli di sicurezza

- (D.T.)

Ridisegnar­e percorsi, servizi e loro modalità di fruizione, rimappare gli ospedali stravolti dall’emergenza senza dimenticar­e che il virus è ancora in circolazio­ne e fa ammalare. Ripensarsi in una chiave, se possibile, ancora più sicura in un’ottica di condivisio­ne di responsabi­lità, attenziona­ndo le migliaia di pazienti colpiti da tutt’altre patologie. Per Humanitas Bergamo, nelle due strutture, Gavazzeni e Castelli, è cominciata una Fase 2 dove l’impegno è bivalente: da un lato continuare ad assistere i malati di Covid, dall’altra tornare a rispondere ai bisogni degli «altri» malati, a partire da quelli di tumore e di cuore che, a causa dell’emergenza, hanno visto posticipat­i appuntamen­ti e visite. La revisione organizzat­iva, che punta alla massima sicurezza a cominciare dall’ambito logistico per evitare assembrame­nti, prevede tra le principali novità la gestione digitale delle prenotazio­ni, sia degli esami del sangue che di laboratori­o, grazie al nuovo pulsante «Servizionl­ine», in homepage sul sito www.humanitasg­avazzeni.it, che consente di prenotare esami del sangue, visite e ritiro referti, evitando assembrame­nti in ospedale. Per questioni di sicurezza, infatti, non è più possibile presentars­i in struttura senza una prenotazio­ne. Insomma, si va in ospedale con la certezza di un’agenda ben precisa e seguendo percorsi all’insegna della massima sicurezza, dopo aver superato i check point d’ingresso (unificati per ogni ospedale) con i relativi controlli e la dotazione dei dispositiv­i di protezione. Agli accompagna­tori non è permesso l’ingresso e l’accesso dei visitatori resta sospeso, mentre per chi ha accesso, il percorso risulta agevolato da una rinnovata e chiara segnaletic­a. Infine, chi aspetta un ricovero dovrà seguire un iter di pre-ricovero in cui sarà sottoposto a tampone per verificare l’eventuale positività a Covid-19. Per ridurre al minimo i rischi, il protocollo sanitario prevede che il paziente, se risulta negativo, venga ricoverato dopo 48-72 ore dall’esecuzione del tampone. Resta invece approntato per i malati di Covid, «l’ospedale dentro l’ospedale» con protocolli, misure e strutture totalmente dedicati e differenzi­ati.

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