Il caos contratti un vantaggio per l’Atalanta
L’Atalanta potrebbe ricevere un aiuto in vista della corsa alla riqualificazione in Champions League. Perché i nerazzurri potrebbero essere lambiti solo marginalmente dal problema dei contratti in scadenza al 30 di giugno, con la Fifa che ha sì dato un’indicazione di massima — cioè quella che i prestiti vengano prolungati almeno fino alla fine della stagione reale — ma senza intervenire fermamente. Così se a Bergamo ci sono solamente due casi in scadenza, quelli dei prestiti di Adrien Tameze e di Mario Pasalic (che saranno probabilmente risolti prima), i concorrenti per un posto rischiano di perdere pezzi da novanta: il Napoli dovrebbe avere raggiunto un accordo con Dries Mertens per scongiurare il suo addio, ma la situazione di Josè Callejon potrebbe essere diversa. Possibile che non decida di salutare prima della fine dell’annata — la sua ultima in maglia azzurra — ma non c’è la certezza. La Roma è messa ancora peggio, perché sono ben quattro i giocatori in prestito: l’ex Atalanta Davide Zappacosta (invero mai utilizzato per problemi fisici), poi Henrikh Mkhitaryan e Chris Smalling, infine Nikola Kalinic, per cui c’è il diritto di riscatto ma che difficilmente verrà confermato. Insomma, sarà un bel grattacapo per i giallorossi, attualmente a meno tre ma con una partita in più e il bilancio negli scontri diretti sfavorevole. Spot sul mercato: i turchi del Fenerbahce hanno cercato José Luis Palomino nei giorni scorsi, ma l’Atalanta non ha nessuna intenzione di cederlo. Non ha il contratto in scadenza a giugno ma nel 2022.