Corriere della Sera (Bergamo)

Rosa e Luigi, primi sposi a tre mesi dall’incubo

Erano tre mesi che non si celebravam­o matrimoni civili La cerimonia era fissata a marzo, ma poi è arrivato il virus Il sindaco: «È il trionfo dell’amore, fa bene a tutti»

- Di Maddalena Berbenni

Di sicuro il loro matrimonio non se lo erano immaginati così, con il disinfetta­nte per le mani accanto al bouquet e i sorrisi nascosti dietro alle mascherine. Però «è il trionfo dell’amore», per usare le parole del sindaco Camillo Bertocchi, che lo ha celebrato. Una volta sarebbero suonate melense. Adesso, no. Adesso, basta quello.

Ad Alzano Lombardo, Rosa Zanchi e Luigi Galli, 66 e 65 anni, sono i primi sposi del dopo-emergenza, a tre mesi spaccati dalla domenica in cui tutto iniziò nell’ospedale che sta a un minuto dal municipio. Pensionato di Osio Sotto lui, volontaria autoctona lei, sono una coppia da tanto tempo. «Avevamo scelto di sposarci il 28 marzo, ma abbiamo dovuto rinviare per forza e ora che il Comune ha riaperto abbiamo rifissato subito per non rischiare un’altra chiusura», racconta Rosa dopo il brindisi con i testimoni e l’amico che si è prestato come fotografo, unici invitati in attesa della festa vera: «Questo è il primo passo», aggiunge la neo sposa. Per la sua mise ha scelto il nero e il rosa. Nella foto di rito stringe la mano al suo Luigi con la mascherina dell’Atalanta. È tifoso. «Quelle settimane di marzo sono state pesanti — dice Rosa —. Era come respirare la morte. Quando uscivo con il cane, era indescrivi­bile. Facevo il giro dell’isolato e rientravo di corsa. Ero terrorizza­ta, e io sono una che non ha paura». Da 10 anni è nella protezione civile di Alzano, a questo giro arruolata all’ospedale da campo in Fiera come operatore radio alla centrale che riceve le chiamate per i vari servizi interni, come il ritiro dei farmaci, le consegne di plasma, il viavai delle analisi. Otto ore al giorno, anche 4 volte alla settimana: «Dipende dalla necessità. Siamo in tanti volontari e tra noi c’è grande affiatamen­to». Alle emergenze c’è abituata. Come volontaria dell’Ari (Associazio­ne radioamato­ri italiani) ha lavorato anche durante l’alluvione di due estati fa. E il viaggio di nozze? «Con calma, faremo anche quello».

Nella sua semplicità questo primo matrimonio civile è stato una boccata d’ossigeno. «Di solito non li celebro mai, ma oggi ci tenevo. È un ritorno alla normalità che fa bene a tutti», ammette Bertocchi, leghista dai toni moderati. Risponde mentre è in bicicletta con il figlio, tra le poche parentesi di svago, dice. A metà aprile, ad Alzano, i morti erano 118, 95 in più rispetto ai primi tre mesi del 2019. Poi, la pandemia ha rallentato. «Ora va bene e la popolazion­e risponde con grande dignità e diligenza». Rispetto ad altri comuni, la decisione è stata quella di ritardare alcune aperture. Al cimitero e alla piazzola ecologica finora l’accesso è stato consentito solo in ordine alfabetico. Non lo sarà più dalla prossima settimana, mentre bisognerà attendere il 3 giugno per tornare nei parchi e lungo il Serio.

❞ Appena il Comune ha riaperto, ci siamo prenotati. È un primo passo, più in là faremo la festa con gli amici Rosa Zanchi la sposa

 ??  ?? Una gioia Rosa Zanchi e Luigi Galli, 66 e 65 anni, durante la cerimonia in municipio ad Alzano tenuta dal sindaco Camillo Bertocchi. Sul tavolo, il bouquet e il disinfetta­nte per le mani. I sorrisi nascosti dietro alle mascherine
Una gioia Rosa Zanchi e Luigi Galli, 66 e 65 anni, durante la cerimonia in municipio ad Alzano tenuta dal sindaco Camillo Bertocchi. Sul tavolo, il bouquet e il disinfetta­nte per le mani. I sorrisi nascosti dietro alle mascherine

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