Ops Ubi-Intesa, Unicredit con l’Antitrust
Unicredit alza le antenne sull’Ops Intesa SanpaoloUbi. L’istituto guidato da Jean-Pierre Mustier, secondo indiscrezioni raccolte dall’Ansa, interverrà nel procedimento avviato dall’Antitrust, partecipando all’istruttoria sull’operazione (insieme a Bper, Cattolica e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia).
Il Garante del mercato e della concorrenza ha, infatti, deciso di avviare un’istruttoria per «verificare i possibili effetti sulle dinamiche concorrenziali nei mercati bancari, finanziari e assicurativi, nazionali e locali». Evidentemente la possibilità che la «sostanziale simmetria», come l’aveva definita la stessa Authority, tra le due maggiori banche del Paese possa venir meno con l’acquisizione di Ubi e il conseguente rafforzamento di Intesa, con rischi di concentrazione, preoccupa Unicredit che si inserisce nell’iter con una mossa a sorpresa. Con l’operazione Intesa-Ubi che l’Antitrust definisce «suscettibile di determinare la creazione o il rafforzamento di una posizione dominante», lo scacchiere bancario nazionale potrebbe cambiare volto e far decadere il dualismo dei due colossi. In termini di capitalizzazione, Intesa è il primo Gruppo bancario italiano, con 41 miliardi di euro, seguito da Unicredit (29) e da Ubi (3,3), mentre per il patrimonio netto, è Unicredit il primo operatore (61,4 miliardi), seguito da Intesa (55,9) e Ubi (9,5). Quanto alla rete degli sportelli che secondo l’Antitrust «resta ancora una variabile competitiva fondamentale» Intesa ne possiede in Italia 3.300, seguita da Unicredit con circa 2.700, mentre Ubi ne totalizza 1.600.