Sconto Tari, ok Il centrodestra: allargare la platea dei beneficiari
Lega: sbagliato agevolare solo le imprese più piccole. Polemiche pure sulle variazioni di bilancio
Lo sconto sulla Tari per le attività di Bergamo danneggiate dal lockdown è stato approvato dal consiglio comunale. In Aula, centrodestra e M5S chiedono di allargare il numero dei beneficiari, ma la maggioranza conferma quello che era stato deciso in giunta. «Le nostre sono scelte opinabili — dice il vicesindaco Sergio Gandi —, ma necessarie anche per far rientrare i conti del bilancio». Polemiche di Forza Italia invece sulle variazioni di bilancio. «Ci chiedete una ratifica dell’operato della giunta — dice Gianfranco Ceci —, mi sento esautorato del mio ruolo di consigliere».
Il consiglio comunale di Bergamo approva la delibera che prevede uno sconto sulla Tari per quelle attività della città penalizzate dal lockdown (soprattutto artigianali e commerciali). Ma sia il centrodestra che il M5S si astengono. A far discutere, la bocciatura di due emendamenti della Lega che chiedevano la riduzione della tassa sui rifiuti anche per categorie non comprese nella delibera. «Avete deciso di privilegiare le attività più piccole, ma non è detto che i metri quadrati siano direttamente proporzionali al fatturato — è il ragionamento dei leghisti Enrico Facoetti e Stefano Rovetta —. Non è detto che una struttura grande abbia subìto meno danni. E poi ci sono attività che sono state obbligate a chiudere e, in quel periodo, non hanno prodotto rifiuti». Il vicesindaco e assessore al Bilancio Sergio Gandi dice che le scelte fatte dalla giunta sono sì opinabili, ma necessarie anche per far rientrare i conti del bilancio. L’operazione costa al Comune 947 mila euro ed è destinata a 7.221 utenze non domestiche. Si calcola una riduzione media, equivalente a tre mensilità, di 131 euro su una bolletta annua di 572 euro. «Dispiace che non sia stata allargata la riduzione ad altre categorie, dice la consigliera del M5S Sonia Coter. E Facoetti aggiunge che se fossero stati accolti gli emendamenti della Lega la delibera ne avrebbe giovato.
L’Aula di Palazzo Frizzoni ratifica (con l’astensione delle minoranze) anche variazioni d’urgenza al bilancio che erano state votate dalla giunta. Un passaggio necessario dopo l’arrivo, per esempio, di 789 mila euro dalla Regione per l’emergenza Covid-19 e di altri trasferimenti anche dallo
Stato e dall’Unione Europea. Ci sono pure maggiori spese, per esempio poco più di 400 mila euro per la sanificazione degli edifici comunali e i 950 mila euro per la manovra sulla Tari. Viene poi messo un milione di euro a garanzia del Progetto Rinascimento fatto con Intesa Sanpaolo. «È inammissibile — dice il consigliere Gianfranco Ceci, Forza Italia — che una decisione di questo tipo, che riguarda un quarto del bilancio del Comune, venga presa con una ratifica dell’operato della giunta. Condivido la sostanza, ma il metodo non è trasparente. Mi sento esautorato del mio ruolo di consigliere».
Le opposizioni «Non è detto che un’impresa di grandi dimensioni abbia subìto meno danni»