Santuario, ultimi restauri
Treviglio, cinque mesi di lavori per 227 mila euro. Nel 2022 il 500esimo anniversario del miracolo
Al Santuario della Madonna delle lacrime di Treviglio parte l’ultimo lotto di restauri. È previsto per oggi il montaggio del ponteggio per il recupero della facciata. Con questo cantiere la chiesa più cara alla seconda città della provincia sarà completamente riportata allo splendore. Una campagna di restauri progettata in vista del 2022 quando cadrà il 500esimo anniversario della lacrimazione della Vergine, l’evento miracoloso che salvò Treviglio dalla furia distruttrice dell’esercito francese in ritirata.
I cantieri al Santuario sono stati aperti nel 2015 e sono stati suddivisi in quattro fasi. Sinora i lavori hanno richiesto un investimento di 3,8 milioni di euro finanziati con mezper zi propri della parrocchia e grazie ai fedeli. Un benefattore rimasto ignoto ha donato per il restauro ben 2 milioni di euro. I primi interventi hanno prodotto il risanamento degli esterni e della cupola 1,2 milioni di euro. Nel marzo del 2018 invece è iniziato il recupero degli interni. Un primo lotto ha visto il rifacimento del riscaldamento eliminando l’impianto ad aria (causa del deterioramento di stucchi e affreschi) sostituito con pannelli radianti posizionati sotto il pavimento antico a cui si è aggiunto il recupero della cripta che era chiusa dal 1985. Il terzo lotto, completato in autunno, si è imperniato sul restauro di affreschi e stucchi con la rimozione della polvere e il fissaggio delle parti pericolanti. Adesso è la volta della facciata dove clima, intemperie e umidità hanno causato danni importanti: dai distacchi di intonaco, all’erosione degli elementi in pietra fino agli elementi decorativi e alle statue che hanno subìto alcuni sgretolamenti. Saranno sottoposti a restauro anche i portoni e la vetrata.
L’intervento è curato, come per gli altri lotti, dagli architetti Claudia Bencetti e Gaetano Arricobene e richiederà 5 mesi di lavori per il costo di 227 mila euro. Una somma che sarà coperta per 91 mila euro dalla Regione. «La facciata — spiega il parroco, monsignor Norberto Donghi
— è la vetrina di una chiesa, è il luogo che in qualche modo la ispira. È lì che troviamo, oggi molto rovinati, i simboli degli stemmi e dei fatti di quel lontano 1522. Nei mesi scorsi la parrocchia ha partecipato e vinto un bando dove la Regione contribuisce quasi al 50% dei costi di questo quarto lotto. Quando alla fine di ottobre di quest’anno, toglieremo i ponteggi e vedremo il risultato, saremo tutti orgogliosi di un’opera restaurata al completo. Invito tutti ad essere generosi. So che il momento è difficile per molte famiglie (la Caritas cittadina ne segue a decine) ma invito chi può a non perdere questa ulteriore occasione di bene».
Investimento
Il cantiere è stato aperto nel 2015 e a oggi ha comportato una spesa di 3,8 milioni