La scienza dà spettacolo
Riapre domani il museo di via San Vittore Visite guidate gratuite, accessi scaglionati nuovi percorsi e laboratori didattici tra razzi, sottomarini e macchine leonardesche «Un’esperienza che parla al cuore e al cervello»
Lo spettacolo della scienza si riaccende davanti agli occhi dei visitatori che da domani potranno varcare di nuovo la soglia del Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia. «Nei prossimi mesi ci saranno così tante novità che renderanno il museo ancora più coinvolgente», dice il direttore Fiorenzo Galli. In realtà un filo virtuale ha mantenuto sempre vivo il rapporto con il mondo esterno come ha dimostrato il successo delle #storieaportechiuse affidate ai canali social. Ma ora i visitatori digitali torneranno reali. «In una condizione ancora più esclusiva — aggiunge — perché il numero contingentato per il rispetto delle regole di sicurezza renderà la visita ancora più unica». Il museo ha alle spalle numeri ecuna cezionali (545 mila visitatori nel 2019, 42 per cento stranieri per dire della rinomanza europea acquisita) e con le nuove iniziative si cercherà di risalire la china dei numeri tagliati dal virus e dagli ancora difficili viaggi internazionali.
«In un certo senso sarà Leonardo a dare il benvenuto con le nuove Gallerie a lui dedicate. Quindi rispecchiando la sua molteplicità intellettuale nella quale sempre lavora il museo si concretizzano le novità». Il grande razzo italiano Vega di Avio che svetta dallo skyline richiamerà l’attenzione di un periodo che si va riaccendendo anche nello spazio. Lo stesso Vega riprende i voli dalla Guyana mentre in luglio numerose nazioni, dagli Stati Uniti alla Cina, lanceranno nuovi robot verso Marte alla ricerca della vita. Proprio dedicato al Pianeta Rosso si aprirà «i.lab Marte», sorta di base marziana dove i visitatori, giocando, saranno partecipi di una missione diventando esploratori cosmici. «Lo abbiamo realizzato — nota il direttore — nell’ambito del progetto Stem*Lab mirato a contrastare la povertà educativa. Del progetto siamo coordinatori a livello nazionale per far nascere nei territori regionali laboratori utili anche alla formazione degli insegnanti».
All’educazione è rivolto il progetto «Future Inventors» realizzato con la Fondazione Rocca per sviluppare metodi innovativi nelle discipline Stem rivolte alla scienza, alla tecnologia, all’ingegneria e alla matematica, sulle quali si fonda lo sviluppo di una nazione. A tal fine nasce un laboratorio dedicato ai temi della cultura digitale nella quale viviamo sempre più immersi ma di cui dobbiamo imparare le complesse logiche.
Dagli spazi siderali evocati dal razzo Vega o dalle fantasie delle profondità marine regalate dal sommergibile Toti si arriverà a una nuova esposizione permanente molto legata alla storia delle necessità quotidiane. «L’abbiamo chiamata Mosaico Tecnologico — nota Galli — e, realizzata con Snam Rete Gas, racconta le sinergie tra le industrie e la società dei consumi nel secondo Novecento. Il museo aprirà pure nuove porte finora chiuse; quelle dei depositi dove con l’iniziativa Collezioni di studio si rende disponibile al pubblico il prezioso mondo degli oggetti e dei documenti conservati». Nei chiostri, infine, prenderanno vita nuove esposizioni e nelle aree esterne spunterà persino un vivaio con serre didattiche coltivate assieme ai Fratelli Ingegnoli.
«Milano — sottolinea Galli — è un insieme di community che esprime valori e necessità ai quali il museo si rivolge per alimentare il loro sviluppo. Se oggi tutti i settori sono chiamati ad uno sforzo per reinventare il futuro, chi segnerà davvero un cambiamento saranno le arti che parlano al cuore e al cervello».
«In questo momento di grande incertezza — aggiunge Giuliano Urbani, presidente del museo — assume un valore particolare la riapertura di un museo che svolge un ruolo sociale importante rivolgendosi a tutti i cittadini con un’offerta ampia e articolata. La sua missione culturale educativa risponde a un bisogno della società contemporanea di comprensione del futuro, assumendo un ruolo di responsabilità per il benessere e la qualità della vita delle persone».