Corriere della Sera (Bergamo)

Tre focolai nei macelli di Viadana: 51 casi positivi

- Giovanni Gardani

I tamponi Test immediati a oltre 400 operai. Tra gli ammalati anche alcuni familiari dei lavoratori

C’è chi parla di «catena del freddo», che favorisce il proliferar­e del Covid; chi invece fa riferiment­o al lavoro gomito a gomito degli operai impegnati nella macellazio­ne della carne di maiale. E non va sottovalut­ato, inoltre, il fatto che molti operai — di origine straniera e associati a cooperativ­e esterne — vivono in appartamen­ti spesso molto affollati, dove ridurre la socialità è difficile. Fatto sta che, come accaduto in Germania, anche nel mantovano, tra Viadana e Dosolo per la precisione, i focolai Covid (o cluster, per essere un po’ più cauti) si stanno sviluppand­o, circoscrit­ti all’industria della carne. Il Salumifici­o Gardani, con sede a Viadana, è stato il primo in ordine di tempo all’interno del quale sono stati rintraccia­ti 12 casi positivi al Coronaviru­s tra gli operai, che diventano 15 prendendo in esame i tamponi di tre famigliari degli stessi dipendenti. Il caso numericame­nte più imponente, invece, è quello del Macello Ghinzelli, sempre a Viadana: qui Ats Val Padana, in accordo con l’azienda, ha deciso di chiudere in via precauzion­ale la struttura per tre giorni, dopo i primi 12 casi certificat­i. La riapertura è prevista per domani, ma nel frattempo sono stati somministr­ati tamponi a 412 tra operai e dipendenti: sono già arrivati 324 risultati e per 34 casi si parla di positività al Covid, anche se per un buon 80% i casi sono asintomati­ci, mentre il restante 20% ha sintomi lievi. Il timore, dunque, non è tanto per gli attuali positivi, che godono di buona salute, quanto per la presenza del virus, che con i mesi estivi si contava di debellare quasi definitiva­mente. Il colpo del ko, invece, non è stato assestato e proprio ieri in una terza struttura, il Macello Martelli, nel comune di Dosolo, a una decina di chilometri da Viadana, sono emersi altri due test positivi. Pochi, a dire il vero, su 250 dipendenti presenti, ma tanto è bastato, consideran­do quanto accaduto proprio nel comune vicino, per fare scattare pure qui tamponi a tappeto. Viadana peraltro ha una storia particolar­e in questa emergenza sanitaria: è stato il primo comune mantovano colpito e a lungo quello con più casi registrati. Ora, con questa nuova impennata (279 casi per la Prefettura di Mantova ieri sera), Viadana è il secondo comune virgiliano per numero di Covid-positivi dietro soltanto al capoluogo Mantova, demografic­amente più rilevante.

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