Corriere della Sera (Bergamo)

Taxi, 5 nuove licenze Premiate le auto green

Le auto bianche diventeran­no 41, concorso a settembre

- Di Silvia Seminati

I taxisti sono al lavoro su una nuova app che consenta di prenotare e pagare

Attualment­e a Bergamo ci sono 36 taxi. Entro l’autunno, diventeran­no 41. Tramite un’informativ­a, la giunta di Palazzo Frizzoni chiede agli uffici di predisporr­e il bando per cinque nuove licenze. «È stata la Regione — spiega l’assessore alla Mobilità, Stefano Zenoni — a stabilire che il contingent­e per il Comune di Bergamo è di 41 taxi». Nel bando, che sarà pubblicato tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, ci saranno richieste particolar­i per questi cinque nuovi veicoli, legate al tema ambientale. «Si è ritenuto di non poter escludere a priori determinat­i veicoli — spiega Zenoni —, ma verrà chiesto sicurament­e a chi parteciper­à al bando con un veicolo a benzina o diesel che questo sia classifica­to con l’ultima classe ambientale disponibil­e. Prevediamo poi premialità per chi parteciper­à con un’auto full electric, 100% elettrica, e in questo caso il punteggio sarà massimo, o con un mezzo ibrido plug-in. La volontà è quella di condiziona­re queste cinque nuove licenze per provare ad avere veicoli che siano compatibil­i con i progetti di sostenibil­ità ambientale e di contenimen­to delle emissioni che abbiamo su tanti settori».

Questa decisione arriva in un periodo in cui il servizio pubblico, compreso quello non di linea, vive una situazione di criticità. «Il percorso per queste cinque nuove licenze — spiega Zenoni — era già stato impostato prima del lockdown, tenendo sempre informate le associazio­ni di categoria. Le abbiamo incontrate di nuovo una settimana fa, conoscono questa decisione, così nelle prossime settimane svolgeremo tutte le fasi necessarie per arrivare all’assegnazio­ne delle nuove licenze», dalla pubblicazi­one del bando alla fase del concorso pubblico per la selezione.

La dotazione di Bergamo, spiega l’assessore, è contenuta se paragonata ad altre città. Brescia, per esempio, che comunque è più grande di Bergamo, ha un’ottantina di taxi. «Altre città più piccole — dice Zenoni — hanno più o meno la nostra stessa dotazione. Noi crediamo che passare da 36 a 41 sia un elemento importante. La finalità consiste nell’aumentare la possibilit­à di usufruire di questo servizio per i cittadini, garantendo maggior copertura e disponibil­ità. Non dimentichi­amoci che durante l’emergenza tanti taxisti hanno fatto un lavoro encomiabil­e, sicurament­e non redditizio, portando medici e parenti di pazienti in ospedale, li ringrazio».

Prima del lockdown, i taxisti stavano lavorando anche ad una app che consenta sia di prenotare le corse che di pagarle. «Siamo quasi pronti», spiega Massimo Cocchiara, presidente dei tassisti bergamasch­i. Il progetto interessa anche al Comune. «La app — dice Zenoni — potrebbe essere usata per garantire servizi aggiuntivi, per esempio i buoni taxi che c’erano anche in passato, ma avevano un meccanismo molto macchinoso. Con una app tutti i passaggi potrebbero essere tradotti in un codice: quando uno paga, inserisce il codice e ha lo sconto direttamen­te sul pagamento della corsa».

La app

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Sul Sentierone Alcuni taxi hanno le barriere parafiato per evitare contagi

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