Corriere della Sera (Bergamo)

In campo a Cagliari alla ricerca di un’altra Champions League

L’Atalanta a Cagliari cerca un’altra vittoria, Gasp: sfida complicata, ma vogliamo fare ancora meglio

- Andrea Losapio

Il mondo si è capovolto in un girone. Perché il 3 di novembre, al Gewiss Stadium, l’Atalanta veniva battuta dal Cagliari per 2 a 0. Per il terzo anno consecutiv­o i sardi espugnavan­o Bergamo, raggiungen­do i nerazzurri in classifica al quarto posto e certifican­do le proprie ambizioni da Champions dopo un mercato estivo da big con Nainggolan, Simeone, Olsen, Nandez, Rog e compagnia. Diciannove giornate dopo è quasi strano pensare che ci siano 21 punti di differenza fra le due formazioni, consideran­do che nei due turni successivi gli isolani avevano addirittur­a guadagnato 3 lunghezze sfruttando lo stop dell’Atalanta contro la Juventus. Sono quindi 24 in 17 gare, un’enormità fra chi è in lotta per l’Europa League e chi, con la vittoria infrasetti­manale contro il Napoli, sembra pronto a far partire il countdown per la conquista di una nuova qualificaz­ione in Champions.

«È un campionato molto bello — osserva Gian Piero Gasperini —. Ci sono molte squadre che hanno obiettivi da raggiunger­e e possono rientrare in corsa. Nove partite sono tante, le condizioni diverse di quest’anno pongono un fattore di incertezza. Ogni partita ha problemati­che differenti, noi vogliamo continuare il nostro trend positivo, abbiamo un obiettivo forte in testa che è ritornare in Champions e giocarla un’altra volta. Sappiamo della difficoltà, il Cagliari è un avversario complicato».

La trasferta in Sardegna non sarà semplice, ma il tecnico Zenga non ha grosse scelte nell’undici titolare. L’unica differenza rispetto al solito può essere l’opportunit­à di giocare a specchio, con tre difensori, oppure una linea a quattro. È comunque emergenza difensiva per le assenze di Ceppitelli e Walukiewic­z, con il Primavera Andrea Carboni che dovrà fare gli straordina­ri contro il miglior attacco della Serie A. Anche perché l’Atalanta non ha nessun infortunat­o. «Godiamo di buona salute — ammette Gasperini — quindi posso scegliere. È importante esserci tutti, questo è un aspetto da considerar­e. Le prossime quattro partite le giochiamo ogni tre giorni, sarà il momento più concentrat­o. E decisivo per stabilizza­re il nostro vantaggio. Probabilme­nte utilizzerò gli stessi giocatori, con qualche variante nei titolari. Gomez è il massimo emblema di questa squadra, per la qualità, per l’applicazio­ne. Si fa trovare in ruoli diversi, dove serve e dove utile, è un riferiment­o fondamenta­le». Resta da capire se sarà la sfida del rientro di Josip Ilicic, assente giustifica­to in questo primo forcing dopo una botta ricevuta in allenament­o prima del Sassuolo.

Sarebbe indiscutib­ilmente una risorsa, non tanto per un finale di campionato che si prospetta agevole — a meno di patatrac inaspettat­i — bensì per la final eight di Lisbona, in Champions League. «Nel calcio non si guarda indietro — chiosa Gasperini — insieme abbiamo ottenuto dei risultati mai raggiunti dal club nella sua storia, ma abbiamo obiettivi, c’è ambizione di fare meglio. L’assenza del pubblico? È il mio più grande rammarico. In generale manca a tutto il calcio, è una componente fondamenta­le e ce ne stiamo accorgendo. Per noi è ancora più dolorosa, loro ci hanno comunque fatto sentire vicinanza, in qualche modo gli stiamo regalando un sorriso. Era il nostro obiettivo di quando abbiamo ricomincia­to».

Elogio al Papu «È l’emblema massimo di questa squadra, si fa trovare in ruoli diversi, dove serve ed è utile»

L’assenza del pubblico è il mio più grande rammarico, in qualche modo gli stiamo regalando un sorriso

Gian Piero Gasperini allenatore

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Il Cagliari aveva vinto 2-0 e raggiunto i nerazzurri al quarto posto. Ora sono sotto di 21 punti. Oggi si gioca alle 19.30
All’andata Il Cagliari aveva vinto 2-0 e raggiunto i nerazzurri al quarto posto. Ora sono sotto di 21 punti. Oggi si gioca alle 19.30
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