Traore rischia la squalifica
La Procura della Figc ha chiesto agli inquirenti di Parma gli atti sull’indagine a carico dei finti genitori di Amad Traore, l’astro nascente dell’Atalanta. Si valutano provvedimenti disciplinari. Il giocatore ha ammesso le false generalità.
«I ragazzi dai piedi d’oro». Li chiama così chi, a Parma, ha contribuito a svelare il presunto inganno sui Traore o qualunque sia il loro vero nome. Hamed Junior e Amad Diallo sono i futuri talenti del calcio, in bilico tra una probabile squalifica e un’identità da ricostruire. La coppia che li ha portati in Italia spacciandosi per mamma e papà, invece, sono gli «sfruttatori dei loro sogni», la seconda definizione per riassumere le accuse.
Se sarà dimostrata, la storia è inquietante. Inizia in Costa d’Avorio e finisce in Serie A, per Hamed nel Sassuolo, in campo da titolare anche ieri contro la Lazio, per Amad nella Primavera delle Primavere, il vivaio dell’Atalanta, da cui già si preparava a spiccare il volo dopo l’estro mostrato in Youth League e la rete rifilata all’Udinese nell’esordio in prima squadra in sostituzione di Ilicic, l’ottobre scorso. Anche di recente le indiscrezioni di mercato lo davano in partenza proprio per Parma, un’operazione alla Kulusevski: prestito secco in modo da permettere al ragazzino di farsi le ossa. E adesso chissà. La Squadra mobile del capoluogo emiliaza no accusa Marina Edwige Carine Teher, 41 anni, ivoriana, casa a Ciserano e un lavoro da impiegata nel club nerazzurro, e il marito Hamed Mamadou Traore, 45 anni, istruttore di calcio e fondatore del club dell’Abidjan Leader Foot Academy, lui residente fuori provincia, di avere portato in Italia illegalmente i due campioncini. Era il 2014 e, stando agli elementi raccolti dalla polizia, era tutto falso: nomi, parentele, forse persino le età. Non un dettaglio, quest’ultimo, perché la Fifa ha regole rigidissime sui calciatori minorenni: a loro tutela possono spostarsi da uno Stato all’altro solo se accompagnati da almeno un genitore con permesso di soggiorno indipendente dall’ingaggio del figlio. In teoria, Amad, il minore, avrebbe compiuto i 18 anni ieri. Ma è davvero così? Sia lui sia il «fratello», insieme ad altri tre baby calciatori di squadre minori, giovedì sono stati interrogati come persone informate sui fatti. Hanno ammesso di non avere legami di parentela con la coppia né tra di loro. Una conferma, per altro, già arrivata dall’esame del Dna. Sulle età qualcuno ha ribadito quella riportata nei documenti falsi, qualcun altro ha corretto le date. Per il momento non filtrano indiscrezioni sull’indicazione data da Amad.
In ogni caso, la polizia dovrà risalire alle generalità da riscontri certi. Nei giorni scorsi sono state perquisite le case di Teher, del marito e di altri tre ivoriani. Per tutti l’ipotesi di reato è di falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, mentre risultano estranee ai fatti le società calcistiche. Dall’Atalanta solo un «no comment», comprensibile vista la delicatezza della vicenda. Al di là della piega che prenderà dal punto di vista penale e amministrativo, con eventuali provvedimenti di rimpatrio, è logico attendersi un intervento della giustizia sportiva. La Procura della Figc ha già chiesto gli atti al pm Fabrizio Pensa, che ha coordinato le indagini, «per verificare — fanno sapere dalla Federazione — la sussistentutti di ipotesi disciplinari» di sua competenza.
Sono passati 18 anni dalla clamorosa confessione del brasiliano Luciano, alias Eriberto. Acquistato dal Bologna, passato al Chievo, al culmine della carriera rivelò di avere mentito sulla sua identità: non aveva 23 anni ma 27 e si chiamava Luciano Siqueira de Oliveira. Uscì allo scoperto per dare un nome vero a suo figlio. Si prese 6 mesi di squalifica e poi tornò a giocare.
Ipotesi squalifica La Federazione deciderà su eventuali provvedimenti disciplinari
La finta parentela
I due giocatori hanno ammesso di non avere rapporti né tra di loro né con i presunti genitori
Amad, 18 anni ieri
Sono in corso verifiche sulla reale età: se il ragazzo risultasse minorenne, potrebbe dover lasciare l’Italia
Ieri in campo
Hamed Junior, centrocampista del Sassuolo, ha giocato regolarmente contro la Lazio