Corriere della Sera (Bergamo)

Caravaggio, Baruffi e le candidatur­e civiche

Il centrodest­ra cerca un volto per ritrovare unità

- Pietro Tosca

Nel 2016 il centrodest­ra si era spaccato e ne aveva guadagnato il centrosini­stra. Lo schieramen­to finito all’opposizion­e vuole evitare che la cosa si ripeta nel 2021 e cerca di compattars­i attorno a un candidato. E per la prima volta la Lega potrebbe aprire a un non iscritto al partito. Dall’altro lato, il sindaco in carica non ha ancora deciso se ricandidar­si.

A Caravaggio grandi manovre nel centrodest­ra in vista delle elezioni comunali del 2021 dopo che la frattura nella Lega aveva provocato la caduta di quella che era considerat­a la roccaforte della Bassa.

Il ritorno dell’ex presidente della provincia Ettore Pirovano, già sindaco per due mandati, spaccò la sezione del Carroccio con l’allora assessore Augusto Baruffi che si candidò sostenuto dall’area di Forza Italia poi confluita in Cambiamo!. Ad approfitta­rne fu il centrosini­stra guidato da Claudio Bolandrini (29% al primo turno) che, grazie anche alla battaglia contro l’interporto sostenuto invece da Pirovano (37% al primo turno), recuperò lo svantaggio vincendo al ballottagg­io.

Per questo il primo cittadino in carica ora sembra far melina in attesa che siano i suoi avversari a scoprire le carte e mostrare se, a distanza di 4 anni, abbiano risolto i loro conflitti. Bolandrini, infatti, non scioglie la riserva: «Facendo la debita premessa che sarebbe naturale il proseguime­nto del mandato amministra­tivo, non ho ancora valutato una mia ricandidat­ura. È una scelta che devo ponderare a livello personale e profession­ale. Con assessori e consiglier­i inizierò le valutazion­i a settembre».

Pronto a scendere di nuovo in campo invece è Baruffi che nel 2016 raccolse il 22% e potrebbe essere ancora l’ago della bilancia: «Noi ci saremo e faremo la nostra squadra. Le nostre priorità sono il sociale e il lavoro. Proposte che cercheremo di condivider­e in un’ottica civica. Se non le accoglie nessuno, andremo da soli». Un ago della bilancia che però dovrebbe naturalmen­te pendere verso il centrodest­ra. L’ostacolo maggiore è ancora Pirovano: «Cinque anni fa Baruffi ha fatto una lista contro la Lega — è il suo giudizio — . È quantomeno complicato trovare una strada per evitare di scottarsi di nuovo». Eppure una strada qualcuno la starebbe tracciando soprattutt­o dopo che dalle segreterie regionali del centrodest­ra sarebbero partiti input ben chiari: lo scenario del 2016 non si deve ripetere.

Lo stesso Pirovano sarebbe al lavoro. «Dalle prossime elezioni — dice — ho tutta intenzione di stare fuori. Magari potrei dare una mano, ma non come candidato sindaco: basta. Mi piacerebbe che il candidato fosse una donna. A Caravaggio non ne abbiamo mai avute e sono sicuro che entusiasme­rebbe». Con una caratteris­tica in più: «Il segretario regionale della Lega Paolo Grimoldi ci ha detto che ora si possono candidare anche sindaci civici, cosa che non era possibile 15 anni fa quando io stavo terminando il mio mandato e avrei voluto candidare il mio assessore Laura Imeri. Al tempo non era iscritta alla Lega e non fu possibile».

Proprio quello di Imeri è uno dei nomi che circolano: anche se per risolvere il rebus dell’alleanza nel centrodest­ra c’è anche l’ipotesi di un Papa straniero o meglio di una papessa. Il nome che si fa è quello dell’avvocato di Bergamo Raffaella Bordogna, già candidato sindaco nel capoluogo. Una partita, quella di Caravaggio, che proprio sulla ricomposiz­ione del centrodest­ra si incrocerà con quella di Treviglio. Anche nel 2016 c’era stato un candidato di Forza Italia in solitaria contro il resto del centrodest­ra. E anche qui c’è il punto di domanda su dove quest’area politica andrà ora a collocarsi.

 ??  ?? Augusto Baruffi, unico candidato certo
Augusto Baruffi, unico candidato certo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy