Corriere della Sera (Bergamo)

Parco di Daste Spalenga dopo 4 anni cantiere fermo

Celadina, il progetto del giardino inclusivo approvato nel 2016 Complicazi­oni per il Bando Periferie e appaltator­e da cambiare

- Desirée Spreafico

Oltre i giochi dei bambini, il canestro da basket imbrattato e la rete arancione che fa da confine, ci sono pali di legno accatastat­i, mucchi di lastre e sampietrin­i fra i canali scoperti, buste di plastica appese ai rami degli alberi e immondizia varia.

Tolta la porzione in cui si può giocare, il parco BadenPowel­l alla Celadina è un cantiere fantasma, in cui le sterpaglie hanno avuto il tempo di raggiunger­e il metro d’altezza e le piante rampicanti di coprire i vialetti. A distanza di pochi passi, attraversa­ta la strada, in via Pizzo Scais, i rovi che soffocano gli oleandri sono celati da un muro in lamiera, che Google Maps fotografav­a già nel 2010.

La realtà è lontana dai rendering e dai progetti che, nel 2016, immaginava­no un luogo di inclusivit­à, il primo certificat­o in Italia, per il parco intitolato al fondatore degli scout, e una nuova passerella che sostituiss­e quella pericolosa di via Pizzo Scais. Dopo quattro anni e 18 milioni di euro totali (di cui 500 mila destinati ai due parchi in questione) arrivati dal «Bando periferie», quando al governo c’era Matteo Renzi: nulla di fatto.

«Il progetto “Legami urbani” è finanziato da fondi ministeria­li — premette l’assessore al Verde pubblico, Marzia Marchesi —, le procedure per la rendiconta­zione e per le variazioni sono complesse e richiedono tempi più lunghi». Per quanto riguarda il parco Baden Powell: «Ci sono delle difficoltà a trasferire il progetto nella realtà — spiega l’assessore Marchesi —, vogliamo anche chiudere il contratto con la società Demetra cooperativ­a sociale onlus che si stava occupando dei lavori per affidarli a un’altra azienda. Sono in corso delle discussion­i per cessare i rapporti». Poi bisognerà rivolgersi al Ministero presentand­o la nuova variante, che successiva­mente richiederà l’approvazio­ne della Giunta.

Rimarrà congelato, almeno fino all’inverno, il primo lotto di lavori che prevede l’installazi­one di uno scivolo, utilizzabi­le anche da bambini disabili, nel parco giochi. «Questo perché con la riapertura delle scuole c’è l’esigenza di spazi all’aperto da utilizzare come aule», continua Marchesi. Diramati i contenzios­i ripartirà, invece, il cantiere nella restante parte di parco in cui sono previsti tra l’altro un punto ristoro gestito con la rete sociale di quartiere e un percorso per ipovedenti.

In via Pizzo Scais la ricostruzi­one della passerella, realizzata una quindicina d’anni fa e poi demolita, dovrebbe cominciare nel giro di qualche settimana. «L’intervento doveva essere solo di manutenzio­ne — commenta Marzia Marchesi —, a inizio 2020 ci si è resi conto che il legno era marcio, c’erano dei problemi di sicurezza». Il parco è recintato su un lato da lamiere che lo dividono da una proprietà non comunale: «È in gestione al consorzio che ha competenza anche sul corso d’acqua che scorre vicino — dice l’assessore —. In ogni caso l’intervento verrà esteso anche a quell’area, che verrà sistemata».

❞ Vogliamo sciogliere il contratto con la ditta che si stava occupando dei lavori al parco Marzia Marchesi Assessore

 ??  ??
 ??  ?? Nel quartiere L’immondizia nel cantiere del parco Baden Powell (foto a
sinistra). A destra la lamiera a confine del parco Pizzo Scais
Nel quartiere L’immondizia nel cantiere del parco Baden Powell (foto a sinistra). A destra la lamiera a confine del parco Pizzo Scais

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy