Corriere della Sera (Bergamo)

Chiara prima e dopo il delitto: dal vivaio al lavaggio dell’auto

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Come tutti i tasselli del piano di Chiara Alessandri si sono incastrati alla perfezione, così i carabinier­i li smontano uno a uno fino a convincere i giudici che la donna ha ucciso Stefania Crotti con premeditaz­ione e che fu lei a darle fuoco, ad Adro, dopo averla scaricata dal baule su una strada sterrata. Stefania, tramortita con 21 colpi di martello, era ancora viva. Consapevol­e o no di questo fatto, i giudici ritengono che, dandole fuoco, l’imputata volesse completare il suo piano omicida (il delitto di soppressio­ne del cadavere è stato così assorbito dall’omicidio).

Attraverso il gps installato sulla sua Mercedes Classe A, sono stati ricostruit­i gli spostament­i precisi di Alessandri prima e dopo il delitto. Il giorno precedente aveva eseguito quello che, ritengono gli inquirenti e anche il Tribunale, era un sopralluog­o in Franciacor­ta per individuar­e il punto dove disfarsi del corpo. È una delle contestazi­oni negate, ma il dispositiv­o indica invece che si addentrò anche lungo lo sterrato dove è avvenuto il ritrovamen­to. Il 17 gennaio, invece, sempre il gps la colloca alle 9.43 a Cenate Sotto, fuori dalla sede della Pmg, l’azienda dove lavorava Stefania. Poi, è stato registrato un passaggio in via Nazionale a San Paolo d’Argon con sosta al vivaio Agron Flor. La titolare ha confermato, riconoscen­dola da un album fotografic­o, che Alessandri aveva acquistato da lei una rosa rossa, il fiore della messa in scena per convincere la «rivale» a salire sul furgone di Angelo Pezzotta. Lo spostament­o successivo è stato a Seriate, al Leroy Merlin e, dopo una visita all’ospedale Bolognini, con la madre, la donna era ritornata a casa a Gorlago. Era riuscita alle 14.20, poi era andata a prendere i bambini a scuola, li aveva portati dalla nonna e infine, alle 16, aveva raggiunto di nuovo la villetta per l’appuntamen­to con Pezzotta, che le aveva consegnato Stefania. Alle 17.16, l’auto si era spostata dalla strada al garage, per poi allontanar­si da Gorlago e attraversa­re Bolgare, Chiuduno, Telgate fino ad Adro. Tra le 18.35, quando l’auto di Alessandri ha abbandonat­o la strada del ritrovamen­to, e le 14.20 del giorno successivo, quando un passate ha notato i resti carbonizza­ti della vittima, nessuna persona ha percorso quel tratto. Lo ha indicato una telecamera di videosorve­glianza.

Consumato il delitto, il 18 gennaio, il gps segnala un ultimo itinerario: dalla casa a un vicino distributo­re di benzina, dove Alessandri ha chiesto un’accurata pulizia dell’auto.

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L’auto La vittima era stata caricata nel baule, dopo il delitto l’imputata era andata al lavaggio
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Il ritrovamen­to Il cadavere carbonizza­to di Stefania Crotti era su una strada sterrata di Adro
 ??  ?? L’agguato Era avvenuto nel garage della villetta dove Alessandri viveva con i tre figli
L’agguato Era avvenuto nel garage della villetta dove Alessandri viveva con i tre figli
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Il fermo I carabinier­i avevano portato Alessandri in carcere la sera del 19 gennaio 2019

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