I rapinatori filosofi di Tibor Fischer
Nel Sud della Francia, lo sgangherato filosofo Eddie Coffin e l’ex galeotto Hubert svaligiano banche a ritmo frenetico ed esilarante ispirandosi ogni volta a un modello filosofico diverso. Sono loro i protagonisti de «La gang del pensiero» (Marcos y Marcos), romanzo cult del ’94 dell’inglese Tibor Fischer, in libreria nella nuova traduzione di Marzia Luppi Cortaldo, che lo presenta oggi alle 19 al Franco Parenti
(via Pier Lombardo 14,
tel. 02.59.99.52.06, ingr: 3,50 €) con lo scrittore Marco Rossari. Dopo il lockdown, Fischer è uno dei primi autori stranieri a visitare Milano: «È bello incontrare dal vivo i lettori — commenta lo scrittore in tour per l’Italia —, a Londra non ci sono ancora incontri fisici». Filosofia, crimine e umorismo sono una miscela brillante nata da diverse suggestioni: «Non credo nei romanzi come trattati filosofici, ma si avvicinava il Duemila — racconta Fischer, 60 anni — e volevo scrivere della civiltà occidentale. Un protagonista filosofo mi permetteva di saltare avanti e indietro nella storia del pensiero. E dato che io per primo avrei sempre voluto rapinare una banca, ho unito le due cose». Coffin per i suoi colpi si ispira a tanti pensatori, da Platone a Sartre, ma quale sarebbe il migliore? «Risale all’antica Grecia, il motto dell’oracolo di Delfi è perfetto: “Conosci te stesso”. Parti da questo, poi agisci».