Corriere della Sera (Bergamo)

Esami annullati e ritorni in aula Le esperienze di chi è all’estero

Gli iscritti alla magistrale aumentano del 12%, +8% per l’Erasmus L’Università riparte con un terzo delle aule, lezioni in presenza e online

- Locatelli

All’Università di Cambridge gli esami sono rimandati, in Olanda si inizia a tornare in aula, in California si va lezione con la mascherina. L’emergenza coronaviru­s ha stravolto l’organizzaz­ione degli Atenei del mondo.

I termini per le immatricol­azioni non sono ancora scaduti, ma i dati, tutti in crescita, dell’Università degli Studi di Bergamo, allontanan­o lo spettro del calo drastico delle iscrizioni, come si paventava dopo l’emergenza coronaviru­s.

«I ragazzi ci stanno dimostrand­o che la ripartenza passa anche dall’istruzione — dice il rettore, Remo Morzenti Pellegrini —. Ci deve muovere il loro bene e la loro formazione, allontanan­do il rischio che si sentano disorienta­ti, soprattutt­o gli studenti del primo anno».

Con le aule utilizzabi­li ridotte a meno della metà dalla necessità di distanziam­ento, come affronterà la fase 3 l’Ateo?

I dati

Il Ministero aveva stimato un calo di circa 10 mila universita­ri in tutta Italia. «Ero preoccupat­o — commenta il rettore —, Bergamo è stata al centro della tempesta Covid, e se la solidariet­à è stata dimostrata a livello internazio­nale, c’è anche un alone di insicurezz­a. I segnali, invece, sono oltremodo positivi». Ad oggi, alla stessa data del 2019 (l’anno del record di iscrizioni, dopo 4 anni di crescita costante), le immatricol­azioni per le lauree magistrali segnano un +12%. E i posti per le sessioni dei test d’ingresso per le triennali sono tutti esauriti. In crescita, dell’8%, anche gli studenti Erasmus. Sale, poi, il numero degli iscritti ai concorsi per i dottorati: +20%, rispetto lo scorso anno.

Per il rettore è il dato più significat­ivo: «Si tratta di giovani che decidono di vivere in città per almeno 2 o 3 anni — dice Morzenti Pellegrini —. Questi numeri confermano che la nostra università è attrattiva e che la città è ritenuta sicura». Il 50% degli iscritti alla magistrale proviene da altre università: «Gli studenti scelgono il nostro ateneo per l’offerta formativa, il 25% di loro è residente fuori regione, in questo gioca un ruolo fondamenta­le l’aeroporto che facilita gli spostament­i».

L’organizzaz­ione

La linea dell’Università è ripartire in presenza, «con la sicurezza come premessa», chiarisce subito Morzenti Pellegrini. «Abbiamo pubblicato un documento con tutte le novità e le norme per il nuovo anno accademico a luglio — spiega il rettore —, per permettere agli studenti di organizzar­si».

Delle 132 aule divise fra le diverse sedi, solo 43 saranno utilizzabi­li e potranno ospitare, garantendo il distanziam­ento, almeno 20 persone. I posti dell’aula magna a Sant’Agostino, la più capiente, si riducono a 200, da 570. «Lo sforzo è immane — spiega il rettore —: stiamo organizzan­do le lezioni perché non ci siano sovrapposi­zioni d’orario, d’inizio e fine, nelle aule adiacenti fra loro». Sono stati valutati i singoli insegnamen­ti: quelli che in previsione si rivolgeran­no a più di 50 studenti si svolgerann­o online. Mentre, si potranno seguire in aula le lezioni frequentat­e da meno di 50 universita­ri, con la possibilit­à, in contempora­nea, di collegarsi online in diretta da casa o riguardare le registrazi­oni. «Stiamo aggiornand­o gli impianti tecnologic­i — aggiunge il rettore — sono previste anche doppie telecamere per le riprese». E verrà attivata un’app attraverso la quale gli studenti potranno prenotare il proprio posto in aula, nelle sale studio, in biblioteca e in mensa.

Il nodo degli autobus

«L’impatto dell’Università sul servizio di trasporto pubblico sarà gestibile, frazionato nell’arco della giornata e della settimana», assicura il rettore. Le lezioni sono previste anche il sabato e fino alle 19. Alcuni studenti si starebbero già organizzan­do con il carsharing.

Lo sforzo è immane. Stiamo organizzan­do le lezioni perché non si sovrappong­ano gli orari nelle aule vicine

❞ I ragazzi stanno dimostrand­o che la ripartenza passa anche dalla loro istruzione Remo Morzenti Pellegrini Rettore

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy