Debutto con la Lazio (da spostare)
Il calendario: debutto rimandato, ci sono Torino e Lazio
Il computer della Lega di Serie A ha assegnato all’Atalanta la Lazio alla prima giornata del nuovo campionato (con il ricordo della recente rimonta 3-2, e il Torino alla seconda. Ma la prima sarà spostata in considerazione della conclusione ritardata della stagione. Intanto Gasp lancia l’allarme: «Siamo in pochi, preparazione in ritardo».
Finire dopo, iniziare altrettanto. Perché l’Atalanta debutterà nel campionato 202021 alla seconda giornata, il 27 settembre, contro il Torino allo Stadio Olimpico. Questo è l’accoppiamento che la Lega di Serie A tramite il proprio algoritmo ha scelto per i nerazzurri. I quali avevano chiesto di posticipare il proprio debutto (con la Lazio a Roma), visto che con l’impegno nella Final Eight di Lisbona contro il Paris Saint Germain, l’Atalanta è stata la penultima squadra italiana a smettere di giocare. Richiesta accettata dalla Lega che, quindi, hanno dato il via libera: la gara sarà recuperata il 30 settembre.
Difficoltà
Non sarà una partita semplice, anzi, quella contro la Lazio di Simone Inzaghi, già al centro di roventi polemiche nello scorso marzo quando l’Atalanta aveva proposto di anticipare la gara al venerdì mentre il presidente biancoceleste Lotito, con il ds Tare di supporto, avevano optato per non dare nessun aiuto ai bergamaschi. Quel match, causa lockdown, non sarebbe più andato in scena se non tre mesi (e passa) più tardi, con l’uno-due iniziale firmato da un autogol di De Roon e dal missile di Milinkovic-Savic poi ribaltato in 3-2 con acuto finale di Palomino.
Altro campionato, però, e altra storia. Perché l’Atalanta aveva anche ipotizzato un avvio tutto in trasferta, anche qui chiedendo deroga, per giocare la prima in casa a inizio ottobre, con lo stadio completato. Da capire se sarà così, se potrà essere presente almeno una parte di spettatori (ieri il presidente del Piemonte ha chiesto di aprire l’Allianz Stadium della Juventus) e anche se si potrà disputare la Champions a Bergamo.
Gasperini
«Un inizio sicuramente impegnativo», è il giudizio di Gian Piero Gasperini nell’intervista rilasciata al sito ufficiale dell’Atalanta. «Le prime tre trasferte saranno a Roma con la Lazio, poi Torino e Napoli. Tre fuori su quattro e molto difficili, considerando che quella in casa è contro il Cagliari. L’inizio sarà complicato. Chiaro che poi il calendario è così un po’ per tutti, ci sono dei periodi sulla carta più difficili degli altri. Non si possono nemmeno sapere quando siano, l’importante è arrivare bene». Anche perché non è quella la preoccupazione più grande, visto che a Zingonia i calciatori della prima squadra sono quasi contati, visto anche l’addio imminente di Castagne verso il Leicester.
«Ci stiamo allenando in pochi, siamo in ritardo, di organico, di tempi e di settimane — continua Gasperini —. Anche se inizieremo il 26 è l’unica cosa che mi preoccupa. Già dopo la quarta giornata inizierà anche la Champions, sembra distante ma mancano solo poche settimane. Quando
si entra in quel periodo non c’è più tempo, le cose vanno fatte prima, lì bisognerà giocare con grande continuità e essere pronti». Complicato, oltre all’inizio, anche il trittico tra Fiorentina, Juventus e Roma appena prima di Natale, mentre è certamente più morbida la conclusione, tranne per un’AtalantaMilan all’ultima giornata che potrebbe significare qualcosa sul fronte piazzamenti. Ma sono che rischiano di essere superati dagli eventi.
Mercato
Intanto Aleksey Miranchuk, il nuovo acquisto dell’Atalanta, atterrato da Mosca nella notte tra martedì e ieri («Sono molto felice di essere a Bergamo, forza Dea»), ha iniziato le visite mediche, che saranno concluse domattina. In serata l’ufficialità dell’acquisto.
Chi se ne andrà a breve sarà Timothy Castagne (25 milioni e quinquennale da oltre 2 milioni a stagione) sostituito poi da Rick Kardsorp dalla Roma, in prestito con obbligo di riscatto al determinarsi di certe condizioni. Per le fasce ancora seguiti sia Faraoni che Lazovic, anche se ora c’è una concorrenza nutrita: per vedere un nuovo arrivo servirebbero due cessioni, quella di Czyborra (in standby causa coronavirus) e forse quella di Hateboer o Reca.
Per la retroguardia Cristian Romero è sempre più vicino (con Senesi che si allontana, il Feyenoord chiede troppo) mentre davanti continuano a essere valutate le condizioni di Josip Ilicic. Le possibili alternative sono Boga, ma il Sassuolo chiede molto (circa 40 milioni), oppure Thauvin dell’Olympique Marsiglia, per il quale c’è un problema dettato all’ingaggio, ben oltre i 2 milioni di salary cap atalantino.
Preparazione
Il mister: «Ci stiamo allenando in pochi, è l’unica cosa che mi preoccupa»