Pedrini & Mirò sono Lennon e Ono
L’8 dicembre 1980, cinque colpi di pistola alla schiena, esplosi a bruciapelo da Mark David Chapman, interrompono la vita di John Lennon sotto gli occhi della moglie Yoko Ono. Questo tragico evento e il sodalizio artistico, ideologico e spirituale tra l’ex beatle e l’artista giapponese ha ispirato «La Ballata di John e Yoko», il primo di un tris di spettacoli di scena da stasera a giovedì al Festival di Villa Arconati, a Castellazzo di Bollate (via Fametta 1, ore 19, ing.15 euro).
Suoni e visioni che narrano tutta la love story, dal primo incontro nella Indica Gallery, al matrimonio a Gibilterra, fino all’omicidio all’ingresso del Dakota Building, raccontata da Ezio Guaitamacchi, da Andrea Mirò, al piano, chitarra, violino, nei panni di Yoko, da Omar Pedrini, alla chitarra, in quelli di Lennon, e da Brunella Boschetti Venturi in quelli di May Pang. Domani, invece, saliranno sul palco Pacifico e lo scrittore Stefano Bartezzaghi, accompagnati da Antonello Leofreddi alla viola, con «Vedi alla voce. Serate con fantasmi enigmatici e pacifici», un recital aperto dal concerto del cantautore italofrancese Migaso. Verranno evocate persone celebri e sconosciuti di valore con canzoni e racconti. Giovedì sarà protagonista invece il piano jazz di Antonio Faraò, accompagnato da Marco Ricci al contrabbasso a da Mike Baker alla batteria.