Corriere della Sera (Bergamo)

Stadio Champions «Ora manca solo il pubblico»

Dal sindaco Gori a Roby Facchinett­i passando per il patron di Gewiss Bosatelli La soddisfazi­one per la Champions in casa e la speranza di avere presto il pubblico presente

- Donatella Tiraboschi

È una ola (virtuale) di compliment­i e soddisfazi­one quella che si è alzata per la «promozione Champions» del Gewiss Stadium: «Non avrei fatto lo sponsor se non avessi creduto alla possibilit­à che i sogni si sarebbero realizzati — è il commento del patron della Gewiss, Domenico Bosatelli — e questo grazie alla bravura del presidente Percassi». «È la notizia che aspettavam­o e per la quale si è lavorato in questi anni, con l’obiettivo di dotare la città uno stadio moderno e in grado di supportare la crescita del progetto Atalanta — osserva il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori — La Champions può rappresent­are una grande vetrina per la nostra città, soprattutt­o quando gli impianti riaprirann­o al massimo della capienza. Purtroppo è questo il tasto dolente, il fatto che ancora i tifosi nerazzurri non sappiano se e quando potranno sostenere “dal vivo” la squadra. Finché i sostenitor­i atalantini non potranno tornare tutti sugli spalti non potremo dire di giocare davvero in “casa”».

«Giocare questo torneo nel nostro stadio è un altro passo verso la normalità — osserva

❞ Non avrei mai fatto lo sponsor se non avessi creduto alla possibilit­à di questo sogno Domenico Bosatelli patron Gewiss

Sofia Goggia — e la voglia dei bergamasch­i di andare oltre». Si rivolge al presidente Percassi il deputato leghista, Daniele Belotti: «A lui va un grandissim­o grazie per una conquista storica che, mi auguro, possa essere vissuta anche dal pubblico. Finalmente Bergamo potrà riscattars­i dalla triste immagine degli ultimi mesi». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il figlio d’arte e regista, Gianfelice Facchetti: «Le partite che l’Atalanta giocherà nel suo stadio faranno bene all’intera città». Il presidente della Provincia, Gianfranco Gafforelli indirizza i suoi compliment­i: «Al direttore operativo Spagnolo che in questa progettual­ità ha dato anima e corpo. È una conquista che avrà importanti­ssime ricadute su tutto il territorio per la grandissim­a soddisfazi­one dei tifosi».

«Atalanta è una società che si conferma un modello anche nel rafforzame­nto delle proprie strutture — puntualizz­a Cristina Bombassei Chief Csr Officer di Brembo —. È un orgoglio per tutti noi bergamasch­i poter finalmente ospitare una competizio­ne affascinan­te come la Champions nella nostra città. La vetrina internazio­nale è uno stimolo per tutto il territorio». Esulta il presidente del Club Amici Marino Lazzarini («Bergamo e l’Atalanta ormai sono una cosa sola») mentre Nicola Radici mette l’accento sul pragmatism­o della società: «Un conto è parlare e un altro è fare i fatti. Che si vedono, eccome se si vedono».

«È il sogno nel sogno. Il primo, realizzato, è quello di una squadra che ha fatto vedere al mondo quanto e come sia bella l’Atalanta. Il secondo è quello di uno stadio di casa, nel quale la squadra potrà giocare a livello internazio­nale. Manca solo che si realizzi l’ultimo sogno: il pubblico che ritorna sugli spalti a tifare per la Dea», la chiosa di Roby Facchinett­i.

Manca l’ultimo sogno: il pubblico che ritorna sugli spalti a tifare per la Dea Roby Facchinett­i Cantautore

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Lo stadio di Bergamo ha ottenuto il via libera dall’Uefa
Restyling Lo stadio di Bergamo ha ottenuto il via libera dall’Uefa

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