I paletti del M5S per il Pd
Undici punti nel programma del Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno a Treviglio. È una mossa nella partita che si sta giocando tra pentastellati e Partito Democratico locale per arrivare a un eventuale accordo: i primi vorrebbero un’alleanza civica mentre i democratici non intendono rinunciare al simbolo. «L’accordo non può essere contro Imeri (attuale sindaco sostenuto dal centrodestra,
ndr), ma deve basarsi su contenuti — spiega il consigliere Emanuele Calvi —. A livello nazionale il M5S consente l’alleanza politica, ma nessuno ci vieta di correre anche da soli». I cinquestelle di Treviglio guardano anche alle altre forze di opposizione: da Italia Viva al gruppo di Gianluca Pignatelli.
In vista delle elezioni per il Comune di Treviglio del 2021 il M5S mette in campo 11 punti programmatici. Una mossa che va letta nella partita che si sta giocando tra le opposizioni per creare un’alleanza in grado di contendere il municipio all’attuale amministrazione di centrodestra che ripresenterà il sindaco in carica Juri Imeri. La partita è diventata un braccio di ferro tra i grillini che chiedono categoricamente un’alleanza civica e il Pd che non intende rinunciare al suo simbolo di partito.
Per uscire dallo stallo, il M5S mette in campo 11 punti programmatici. «L’alleanza — spiega il consigliere comunale Emanuele Calvi — non può essere contro Imeri, ma occorre riempirla di contenuti, vedremo chi ci sta». La proposta non è solo al Pd ma allargata anche a Italia Viva e ai moderati del consigliere di Forza Italia Gianluca Pignatelli. «La pazienza è quasi al limite», avverte però Emanuele Bottinelli, uno dei due possibili candidati sindaco per il M5S. Più possibilista Calvi: «Da agosto il M5S a livello nazionale consente un’alleanza politica, ma nessuna ipotesi si può escludere, neanche una nostra corsa in solitaria. Per noi il modello vincente rimane quello di Stezzano Futura, la lista civica che ha portato alla conquista del Comune».