Arrivano anche i colori anti assembramenti
Tra incognite e buchi nell’organico, gli istituti si organizzano per le lezioni
In questi giorni le scuole si stanno organizzando per l’avvio delle lezioni. C’è anche chi ha assegnato a ogni classe un colore e un simbolo. Succede all’Istituto Oberdan di Treviglio: ogni studente dovrà seguire colore e simbolo assegnato, usando anche le porte di sicurezza appositamente sbloccate per andare in classe senza assembramenti.
Ci sono quelli che aspettavano i banchi, hanno accatastato quelli vecchi in palestra ma quelli nuovi non sono arrivati. E c’è chi si è inventato un sistema di simboli e colori per indirizzare i flussi di studenti. Insomma, visto il momento, bisogna adattarsi.
La città
Cesare Emer Botti, preside del Liceo artistico Manzù di Bergamo, aveva iniziato a ingegnarsi già alla Maturità quando si era inventato i banchi con la barriera in plexiglass. Ora ha dovuto ripensare una scuola in cui i banchi da disegno sono grandi per necessità e dove ci sono masse di studenti che si spostano ad ogni ora per andare da un laboratorio all’altro. «Per questi abbiamo introdotto un quarto d’ora di vuoto tra una lezione e l’altra per poter sanificare i laboratori — spiega —. Poi abbiamo ridotto le misure dei banchi da disegno a 80 per 60: non si potranno usare i fogli più grandi ma almeno gli spazi ci saranno». Era lui ieri in attesa dei banchi annunciati ma non consegnati: «Visto che la Provincia non passava a prendere quelli vecchi abbiamo incaricato una ditta di traslochi di spostarli in palestra, speriamo che non ci restino troppo a lungo. Per fortuna ne sono stati consegnati 150 a rotelle alla sede staccata in via Maj». L’Artistico parte con 20 docenti in meno e un orario provvisorio da 4 ore al giorno. Tutto in presenza, «almeno fino a quando ci riusciremo».
La valle
Alle scuole di Serina 80 banchi sono arrivati ieri. Li ha accolti Claudio Ghilardi, che copre una fascia d’età dai 3 ai 18 anni visto che oltre ad essere reggente dell’Istituto comprensivo di Serina è anche dirigente dell’Istituto superiore Turoldo di Zogno. «I banchi a rotelle però ancora non si vedono — spiega —. Con la gestione degli spazi non siamo messi male, anche grazie al calo demografico. Per l’infanzia ci sono troppe incognite: igienizzazione dei giochi, gestione di mensa e pisolino e sulle certificazioni per le malattie». Restano i buchi nell’organico: a Serina mancano 4 docenti di italiano su 5, arte, tecnologia e sostegno sono deserti. Al Turoldo mancano 40 docenti su 140, alcune classi di meccanica dovrebbero avere sei insegnanti e non ne hanno nessuno. «Il nuovo sistema di nomine centralizzato è buono in teoria ma a oggi non ho ancora visto una nomina».
La Bassa
Alle classi dei 1.500 studenti dell’Istituto Oberdan di Treviglio è stato assegnato un colore e un simbolo. Ogni studente dovrà seguirli, usando anche le porte di sicurezza appositamente sbloccate per andare in classe senza assembramenti. È uno dei piani creati dalla dirigente Maria Gloria Bertolini durante un’estate nella quale si è continuato a lavorare. «Ci hanno scritto che i banchi arrivano e anche gli insegnanti: aspettiamo — spiega —. Mancano 25 docenti su 140, diversi hanno chiesto l’avvicinamento a casa». Il dubbio è sui trasporti: «Riusciranno a portarci tutti gli studenti? Faremo due o tre settimane di orario provvisorio e di sperimentazione. Noi cerchiamo di fare quello che possiamo, ma anche se si fa tutto alla perfezione il rischio resta sempre. Bisogna poi vedere la prova sul campo. Non si può fare altro che partire».
All’Artistico
Ridotte le misure dei banchi da disegno per garantire la distanza di sicurezza