Sanità lombarda L’affondo del Pd
Il Pd lombardo riunito a Nembro, Martina: «Persa la fiducia nel sistema».
È ripartito dal Teatro Modernissimo di Nembro il Pd lombardo che, a otto mesi dall’ultima assemblea, si è riunito in uno dei territori più flagellati dal Covid. Una località simbolo per proporre le ricette economiche ed evidenziare ciò che secondo i democratici non ha funzionato durante la pandemia. «La fiducia nel sistema Lombardia si è incrinata per l’inadeguatezza di chi occupa ruoli strategici», ha dichiarato il sindaco di Nembro Claudio Cancelli in apertura dei lavori, a cui hanno partecipato una settantina di persone. L’intervento del primo cittadino ha dato il la al segretario provinciale Davide Casati, secondo il quale il modello sanitario di Fontana «è inefficiente, ingiusto e sta lasciando soli famiglie, medici e sindaci». Sulla stessa lunghezza d’onda il deputato Maurizio Martina
(foto) che ha invitato i comitati locali a presidiare il territorio. Vicinanza che il Pd proverà a esprimere con il progetto 100Tappe (varato durante la corsa di Gori al Pirellone nel 2018). Poche parole, invece, sui temi nazionali, come il referendum («La linea del partito è per il sì», ha chiosato il segretario regionale Vinicio Peluffo) e il rapporto con il M5S, rigettando le accuse di essere subalterni. «Difficile imporre l’agenda quando i pentastellati vantano 199 deputati contro i nostri 90», ha sintetizzato Jacopo Scandella, che ha sottolineato l’orgoglio di far parte di un partito che ha giocato un ruolo chiave nella partita del Recovery Fund. Restano sotto traccia le posizioni più critiche, come quella del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che nei giorni scorsi aveva invocato il congresso per discutere del rapporto con gli alleati di governo. La priorità, per il Pd lombardo, è ripartire dal territorio.