Corriere della Sera (Bergamo)

Gori: in via Fara azzerare la gara per ripartire

Si allontana la data della ripresa del cantiere

- S.B.

Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, conferma che la ripartenza del cantiere per il parcheggio di via Fara non potrà che passare da una nuova gara d’appalto. «L’Anac conferma, autorevolm­ente, il parere che il Comune aveva già espresso alla Bergamo Parcheggi — dice Gori —. Ci aspettiamo che Bergamo Parcheggi si attivi quanto prima per selezionar­e la nuova impresa a cui affidare la conclusion­e dei lavori». Bisogna ripartire da zero: significa, nella migliore delle ipotesi, un anno da qui alla ripresa del cantiere e non meno di altri dodici mesi per concludere le opere. Uno sfrenato ottimismo farebbe collocare la fine lavori per la seconda metà del 2022, quando alla ripresa del cantiere si prospettav­a di aprire il parcheggio nel 2019. Ma ci sono ancora diverse incognite, come la posizione di Bergamo Parcheggi che almeno fino alla pronuncia dell’Anac riteneva di dover procedere scorrendo la lista delle aziende in gara nel 2017.

«L’Anac conferma, autorevolm­ente, il parere che il Comune aveva già espresso e anticipato alla Bergamo Parcheggi. Ci aspettiamo pertanto che Bergamo Parcheggi ne prenda atto e si attivi quanto prima per selezionar­e attraverso un bando la nuova impresa a cui affidare la conclusion­e dei lavori». Il sindaco Giorgio Gori conferma che la ripartenza del cantiere per il parcheggio di via Fara non potrà che passare da una nuova gara d’appalto. Bisogna lanciare un bando nuovo e non scorrere l’elenco delle aziende che partecipar­ono all’ultima gara, nel 2017. Quella fu vinta dalla Collini, che poi — terminata la fase degli scavi — ha lasciato il cantiere risolvendo il contratto con Bergamo Parcheggi. La concession­aria deve ora trovare un nuovo costruttor­e e, secondo il parere contenuto nella delibera che l’Anticorruz­ione ha inviato venerdì al Comune di Bergamo, non potrà essere la terza classifica­ta della gara del 2017, la Fratelli Rota Nodari: questa soluzione viene definita dall’Anac «preclusa» dalle norme in materia di appalti pubblici.

Bisogna ripartire da zero con la procedura per assegnare i lavori e questo significa, nella migliore delle ipotesi, un anno da qui alla ripresa del cantiere e non meno di altri dodici mesi per concludere le opere. Insomma, uno sfrenato ottimismo farebbe collocare la fine lavori per la seconda metà del 2022, quando alla ripresa del cantiere si prospettav­a di aprire il parcheggio nel 2019. Ci sono diversi «però» piuttosto consistent­i sulla strada verso la conclusion­e

Ora ci aspettiamo che Bergamo Parcheggi prenda atto del parere dell’Anac, che conferma il nostro, e selezioni un nuovo costruttor­e con un bando Giorgio Gori sindaco

del multipiano, nel cui progetto sono previsti 450 posti auto. C’è la posizione di Bergamo Parcheggi — società partecipat­a anche da Atb, ma controllat­a in maggioranz­a dalla multinazio­nale Parcheggi Italia — che almeno fino alla pronuncia dell’Anac riteneva di dover procedere scorrendo la lista delle aziende in gara nel 2017.

Poi c’è la lunga serie di rilievi che la stessa Autorità mette nero su bianco nella sua delibera. La ricostruzi­one dei fatti, a partire dall’origine della concession­e comunale a Bg Parcheggi nel 2004, attraversa gli anni della frana, dello stop ai lavori per i guai giudiziari di una delle consorziat­e (l’impresa Locatelli) e gli ultimi passaggi, in particolar­e l’atto integrativ­o del 2016. In quella fase, secondo l’Anac, il Comune avrebbe avuto tutte le carte in regola per risolvere il contratto con la concession­aria. La gara d’appalto vinta dalla Collini viene definita «in violazione» di due leggi e della convenzion­e stessa del 2004, gli aumenti di costo dell’opera (da 8,6 milioni nel 2004 ai 18,4 attuali) per l’Anac sono «illegittim­i» e comunque tutti imputabili — come i ritardi, dovuti a errori progettual­i oppure ostacoli giudiziari — alla concession­aria. C’è abbastanza benzina per riaccender­e un fuoco che negli ultimi anni a Bergamo ha visto dividersi la politica. Il Movimento 5 Stelle, che nel 2018 ha per primo attivato l’Anticorruz­ione con una segnalazio­ne, oggi annuncia un’interpella­nza per conoscere le intenzioni della giunta Gori rispetto all’opera più contestata in città.

Rilievi pesanti L’Anac: «illegittim­i» gli aumenti di costi e «in violazione» di diverse norme la gara del 2017

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 ??  ?? Fase uno I lavori nel cantiere di via Fara sono fermi da mesi. Finora è stata completata la fase degli scavi
Fase uno I lavori nel cantiere di via Fara sono fermi da mesi. Finora è stata completata la fase degli scavi

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