Il Comitato per il No: «Siamo in crescita»
L’appuntamento clou sarà dopo domani nell’incontro con Savino Pezzotta (17.30 all’Auditorium di piazza della Libertà), ma intanto il Comitato provinciale bergamasco per il No prova a serrare le fila: improntato a una fattiva campagna di sensibilizzazione (grazie all’attivismo di Donatella Esposti a cui sono andati i ringraziamenti nel corso dell’incontro tenutosi ieri presso il Mutuo Soccorso), guarda all’appuntamento referendario con un cauto ottimismo. «E’ una battaglia che si sta giocando in questi ultimi giorni e con un esito che potrà sorprenderci — afferma l’ex presidente della Provincia Matteo Rossi —. C’è ancora molto lavoro da fare, ma qualsiasi sarà il risultato sarà valsa la pena di fare rete tra noi». Secondo il Comitato il fronte del No è in crescita «in tutti i sondaggi. Questo accade perché grazie alla diffusione di informazioni più precise e puntuali nel merito della legge, si è rivelata l’inconsistenza di alcune argomentazioni a favore del Sì, come quella del risparmio che si otterrebbe con il taglio dei parlamentari». «Se si volesse risparmiare — ha osservato nel suo intervento Mauro Magistrati, presidente dell’Anpi — basterebbe eliminare gli sprechi. È una riforma che cambia tutto per non cambiare nulla e non affronta i nodi della rappresentanza». L’idea espressa dal Comitato è netta: «Siamo per il No perché vogliamo essere rappresentati meglio, non meno». «Il problema non è la quantità ma la qualità dei parlamentari», dice Pia Locatelli ( foto), già parlamentare ed eurodeputata. La motivazione finale si riassume in un No «che è un segnale forte per un cambiamento della politica, ma nel rispetto del delicato equilibrio tra i poteri che la nostra Costituzione garantisce».