«Non può neanche fare le pulizie» Barachetti e il business sanificazioni
Fondi Lega: le telefonate di Manzoni in piena epidemia, per espandere l’attività di Barachetti
Afine marzo, nei giorni più bui dell’emergenza coronavirus a Bergamo, i due contabili della Lega Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba puntavano ad accreditare l’amico imprenditore Francesco Barachetti e la sua azienda di Casnigo per il nuovo business delle sanificazioni. Eppure sapevano che su quel fronte era all’anno zero: «Non può fare neanche le pulizie al momento». Era quindi scattata una modifica dello statuto. E Manzoni suggeriva: «Fai vedere che non hai una squadra di scappati di casa. Ne ho parlato anche con Calderoli».
Far lavorare la Barachetti Service di Casnigo era quasi un imperativo, almeno secondo gli atti della Procura di Milano, per i due contabili della Lega Andrea Manzoni, commercialista di Bergamo, e Alberto Di Rubba, che commercialista non è, amico da anni di Francesco Barachetti, il titolare: i primi due sono agli arresti domiciliari con l’accusa di peculato e turbativa d’asta, per l’affare del capannone di Cormano, comprato dalla Lombardia Film Commission quando Di Rubba era presidente (fino a metà del 2018). Barachetti è invece indagato a piede libero per gli stessi, presunti, reati. E su tutti pende l’ipotesi di riciclaggio da parte della stessa Procura, perché ci sono troppi movimenti di soldi, «anomali» secondo le banche. Troppi soldi che escono, o devono uscire, in modo quasi forzato dalla Lega. Anche facendo fatturare a Barachetti qualsiasi tipo di lavoro.
L’ultimo fronte, aperto nei giorni più difficili dell’epidemia a Bergamo, è stato quello delle sanificazioni, nel quale il gruppo di personaggi vicino alla Lega ha provato a lanciarsi, come raccontano gli atti e le intercettazioni telefoniche. In questo contesto, annota la Guardia di finanza, «i discorsi e gli eventi tracciati appaiono sintomatici di una sorta di immedesimazione organica di Manzoni nelle dinamiche societarie di Barachetti, tanto da spingerlo ad autodefinirsi “suo agente di commercio”. I consigli dati da Manzoni a Barachetti trovano puntuale osservanza. O meglio, il primo ordina e il secondo esegue». L’idea del commercialista, a fine marzo, è quella di aggiornare l’assetto societario dell’impresa di Casnigo, per andare incontro alla «crescente domanda di pulizia specialistica e sanificazione». Lo Statuto viene modificato dal notaio nell’assemblea aziendale del 24 marzo. E «oltre a promuovere attivamente la riconversione del ramo d’azienda, Manzoni procura a Barachetti anche il cliente — prosegue la Finanza —. Il cliente è il partito di riferimento che, insieme agli enti controllati o riferibili, dispone di spazi ed edifici da sottoporre a urgenti interventi della specie».
Ma proprio dalle telefonate sulla necessità di modificare lo statuto si comprende che probabilmente Barachetti non ha competenza ed esperienza nel settore. Il 23 marzo Manzoni parla al telefono con Di Rubba: «Dai immagina che cioè, se emerge, se emerge lì in Boost che loro non hanno neanche i requisiti per poter fare la ditta di pulizia, altro che sanificazioni…». Il commercialista sta pensando a un eventuale ingaggio di Barachetti nell’azienda di Marzio Carrara (la Boost, stesso gruppo della Cpz), lasciando intendere che è una società vicina a Di Rubba in un’altra telefonata. Ma svela che l’impresa di Casnigo è all’anno zero.
Manzoni parla anche con Barachetti e la moglie delle scelte da fare per dare un nuovo assetto all’azienda e presentarsi a eventuali clienti: «Vabè una volta fatta la modifica… mettiamo la pulizia generica, che non vuol dire, vuol dire poco o un c… in modo che questa qua va per la sua strada e nessuno ci rompe le palle. 30 secondi dopo però, mettiamo anche quella di sanificazione. Io ragionerei di mettere impresa di pulizie ordinaria, così non hai molti vincoli». Ma ci sono anche i consigli per accreditarsi al meglio al partito, nelle sue sedi e negli edifici di riferimento: «Fai vedere che comunque non hai, non hai una divisione di scappati di casa. Adesso io non voglio farmi gli affari tuoi, ma anche solo sul furgoncino, non so, fai scrivere “divisione pulizia e sanificazione”».
E ancora un’altra telefonata, quasi per galvanizzare l’imprenditore amico di Casnigo: «Secondo me adesso ti faremo fare la sanificazione, ne parlavo proprio con Calderoli ieri, dicendo che te adesso hai acquistato la divisione pulizia e sanificazione da BelNet (società di Brusaporto, ndr). E quindi è un’attività completamente slegata dalle costruzioni».
Insomma, una realtà societaria per le sanificazioni, tra modifiche statutarie e acquisizioni (alla BelNet si accenna solo in un paio di intercettazioni telefoniche, senza rendere noti ulteriori sviluppi), viene di fatto creata, per rispondere a un’esigenza, che anche in questo caso sembra la stessa di molte altre situazioni messe in luce dall’inchiesta milanese: far uscire soldi dalla Lega, grazie a prestazioni di società amiche.
I big del partito «Ne parlavo ieri con Calderoli, dicendo che tu adesso hai la divisione pulizie»