Altre famiglie povere: sono 4.500
Volontariato, Caritas, San Vincenzo e Conad: donate una spesa sabato per aiutarle
Italiani e stranieri, molti anziani. Le famiglie povere sono 4.500 e in crescita. Lo erano già, ma il Covid le ha messe in ginocchio. «Dona una spesa» è per loro. Promossa dal Centro servizi volontariato, Caritas e San Vincenzo, sabato 26 settembre l’iniziativa mobiliterà 500 volontari in 45 supermercati Conad della Bergamasca. Don Trussardi: «Attenzione ai più fragili in un momento difficile per la nostra terra».
Sono più di 4500 le famiglie che a Bergamo e provincia vivono una situazione di difficoltà e arrivano alla fine del mese a fatica. Italiani e stranieri, molti anziani. Qualcuno era già in affanno prima della pandemia, altri — per usare le parole di don Roberto Trussardi, direttore di Caritas diocesana — «magari prima non navigavano nell’oro ma camminavano con le loro gambe. L’arrivo del Covid-19 ha dato loro una mazzata che li ha bloccati». Andrà ad aiutare queste famiglie l’iniziativa «Dona una spesa», promossa da Centro servizi volontariato (Csv) Bergamo, Caritas diocesana e associazione San Vincenzo de Paoli in collaborazione con Conad Centro Nord. La raccolta alimentare, in programma sabato 26 settembre per la prima volta in 45 supermercati Conad della Bergamasca, vedrà oltre 500 volontari della Caritas e dell’associazione consegnare ai clienti un sacchetto da riempire con generi non deperibili e necessari in dispensa: olio, tonno, legumi, pasta, farina, biscotti, merendine, zucchero, alimenti per bambini ma anche prodotti per l’igiene personale. Da parte sua Conad, che già durante il lockdown aveva messo in campo iniziative attente alle fragilità, raddoppierà il gesto di solidarietà: «Per ogni prodotto acquistato ne darà uno in omaggio — dice Nicola Rotasperti, membro Cda di Conad Centro Nord —, nella convinzione che sia doveroso rispondere ai bisogni dei territori in cui siamo presenti e in particolare nei momenti di grande difficoltà».
I generi raccolti saranno poi messi a disposizione delle famiglie tramite i servizi attivati dai centri di ascolto parrocchiali di Caritas e da quelli di San Vincenzo sul territorio. «Questa iniziativa esprime il desiderio di ripartire ed è un segnale di attenzione alle persone più fragili in un momento non facile per la nostra terra», commenta don Trussardi.
Durante l’emergenza, solo la Caritas diocesana ha ricevuto a Bergamo 780 richieste di aiuto in più da 350 famiglie che non si erano mai rivolte al servizio prima. Sono 1.500 persone aiutate che si sommano alle 1.299 che avevano usufruito dei servizi nel 2019, il 75% delle quali in situazione di grave marginalità. A questi numeri, prosegue il direttore, «andranno poi uniti quelli dei 70 centri di ascolto presenti in tutta provincia (che non sono ancora stati raccolti, ndr), anche se i dati presenti evidenziano già un bisogno crescente a cui è necessario trovare ridel sposte. Teniamo conto, inoltre, che sono circa 3.000 le famiglie che hanno fatto richiesta per il fondo “Ricominciamo Insieme”, attivato durante l’emergenza dalla Diocesi, e io temo la situazione peggiorerà quando verrà meno la cassa integrazione».
Anche un sacchetto della spesa, quindi, diventa importante, tanto più perché — aggiunge — «quel cibo diventa l’occasione per incontrare, instaurare e approfondire la conoscenza». Concorda Serena Rondi, presidente di San Vincenzo Bergamo, che sottolinea un altro aspetto positivo: «Poter raccogliere alimenti dalle comunità locali permette di stimolare la solidarietà tra vicini che, proprio nei mesi peggiori dell’emergenza, è fiorita. Ed è stata motivo di speranza e positività per molti». Su questa scia lavora anche il Csv che, racconta il suo presidente Oscar Bianchi, «ha fatto da regia a questa iniziativa, nella consapevolezza che fosse necessaria per dare continuità proprio alle azioni di volontariato spontaneo che sono nate durante la pandemia». Il connubio fra profit, no profit e società civile ha dimostrato di funzionare e «deve proseguire — conclude —. “Dona una spesa” è un esempio di quello che vorremmo proporre al sistema associativo bergamasco per il futuro».
Sabato di solidarietà Il giorno 26, in 45 market Conad, i clienti riceveranno un sacchetto da riempire
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Il connubio fra profit, no profit e società civile deve proseguire. «Dona la spesa» è un esempio di quello che vorremmo proporre al sistema associativo bergamasco per il futuro Oscar Bianchi Presidente Csv