Le baby gang armate di pistola
Colpi a Osio Sopra e Sotto e a Trescore. Irreperibile un 17enne
Sono state smantellate dai carabinieri due bande che agivano in zone diverse, ma che puntavano entrambe vittime molto giovani. Si trova in carcere un 21enne, residente a Brembate, che con un complice 17enne (irreperibile) agiva nei parchi pubblici di Osio Sotto e Osio Sopra. Il copione era sempre uguale: avvicinavano ragazzi minorenni e poi, armati di coltello e pistola, si facevano consegnare denaro o telefonini. L’altra banda agiva nella zona della Valcavallina e del lago. In manette sono finiti due ventenni italiani di origini marocchine oltre a una donna di 33 anni.
Due bande diverse, in zone diverse, con vittime simili: ragazzi molto giovani. Nel primo caso, un punteruolo, nascosto in casa di uno dei due ladri, è stato sequestrato, ma il coltello e la pistola con cui minacciavano di morte le vittime per costringerle a consegnare dei soldi non sono ancora stati trovati. Gli inquirenti ipotizzano che la pistola non sia un’arma giocattolo, ma in grado di sparare stando alla testimonianza di uno dei minorenni derubati, che l’avrebbe sentita scarrellare, cioè usare il meccanismo che permette al colpo di entrare nella camera di scoppio.
Uno dei due rapinatori è stato fermato nella mattinata di ieri dai carabinieri del comando provinciale di Bergamo, dopo le indagini svolte dalla compagnia di Treviglio con la stazione di Osio Sotto: B.I.D., ventenne di origini senegalesi pregiudicato per reati di minacce e contro il patrimonio, è stato fermato nella sua casa a Brembate. Ora si trova nel carcere di Bergamo. Invece il complice 17enne, anche lui del Senegal e residente nella zona di Brembate, ma incensurato, al momento risulta irreperibile in Italia.
Le rapine, compiute negli scorsi mesi estivi, seguivano lo stesso copione: le vittime erano quasi sempre dei ragazzi minorenni che venivano avvicinati e minacciati mentre si trovavano nei parchi pubblici di Osio Sopra e Osio Sotto. Il 16 luglio, il più giovane fra i due rapinatori ha intimidito con un coltello due ragazzi di Boltiere, di 23 anni l’uno e minorenne l’altro: con l’arma puntata li ha costretti a seguirlo in una zona più buia dove si è fatto consegnare i soldi che avevano con sé, 155 euro in tutto. Il 9 agosto, a Osio Sopra, invece, i due ladri hanno fermato insieme un quattordicenne che in bicicletta stava tornando a casa da Dalmine. Un cellulare e una banconota da 10 euro è il bottino, con il ragazzo che si è trovato di fronte la pistola. Solo qualche giorno più tardi, il 13 agosto, altri tre minorenni, residenti nella zona di Osio Sopra, sono stati minacciati con la stessa arma: costretti a seguire i rapinatori in una via non illuminata, hanno dato loro i pochi contanti che avevano in tasca. I due rapinatori hanno sempre agito insieme e a volto scoperto. Il ventenne senegalese, che lavora come operaio in una azienda di Brignano, non ha opposto resistenza all’arresto. Durante la perquisizione del suo appartamento i carabinieri hanno trovato il punteruolo che però non corrisponde alle descrizioni delle armi utilizzate.
Un’altra banda agiva nella zona della Valcavallina e del lago, sempre nello stesso modo: in due, di giorno e a volto scoperto, si avvicinavano agli studenti in attesa del bus, li spintonavano per strappare alle vittime lo zaino e poi darsi alla fuga con l’auto guidata da un terzo complice.
I carabinieri di Lovere e Trescore Balneario hanno arrestato due ventenni italiani di origini marocchine, M.M residente a Lovere, ed E.M di Fonteno, oltre a una donna italiana di 33 anni che abita a Lovere. I tre, due operai e una casalinga, che non hanno legami di parentela tra loro ma sono già noti per furti e rapine, sono stati riconosciuti grazie alle testimonianze delle vittime e alle immagini delle telecamere di lettura targhe. Il 18 agosto, a Trescore erano riusciti a rubare 40 euro e un pacchetto di sigarette a due ragazzi di 18 e 17 anni che alla fermata in centro aspettavano l’autobus. Denunciati si trovano agli arresti domiciliari.