L’abbraccio dell’Italia e la carica di Mancini
C’è l’Olanda. El Shaarawy negativo
Stasera al Gewiss Stadium la Nazionale olandese sfiderà per la quarta giornata di Nations League un’Italia ferita nell’animo. Almeno per qualche ora, perché il Covid sembrava essere riuscito a penetrare anche nella squadra azzurra. Dopo i tamponi fatti all’arrivo a Bergamo, è stata riscontrata la positività di Stephan El Shaarawy, asintomatico. Ma in serata, dopo che i calciatori si sono allenati a distanza, l’esito del tampone di controllo è stato negativo.
Due tifosi olandesi, sul piazzale del Lazzaretto, sorridono. Sciarpe orange al collo, mirano il Gewiss Stadium, dove stasera alle 20.45 la loro Nazionale sarà di scena per la quarta giornata di Nations League contro un’Italia ferita nell’animo. Almeno per qualche ora. Perché il Covid, dopo essersi intrufolato nell’Under 21 (costringendo a mandare in campo l’Under 20 per le qualificazioni a Euro 2021 contro l’Irlanda, trovando comunque la vittoria per 2-0), sembrava essere riuscito a penetrare anche nella squadra A. «In seguito ai tamponi eseguiti all’arrivo a Bergamo, in tutto il gruppo squadra abbiamo riscontrato la positività di Stephan El Shaarawy. La carica virale è molto bassa e il giocatore è asintomatico. La speranza è che sia un falso positivo, considerato che il test sierologico ha dato esito negativo», le parole del responsabile medico della Nazionale, Andrea Ferretti, alla conferenza stampa di presentazione della partita. Speranza che poi si è tradotta in realtà con l’esito del tampone di controllo — arrivato in serata — negativo. Non in tempo, però, per permettere agli azzurri di svolgere una rifinitura «normale» sul terreno dello stadio: come esige il protocollo Uefa i giocatori si sono allenati a distanza.
La notizia della falsa positività (o della ritrovata negatività) è stata accolta con sollievo, a maggior ragione considerato lo scenario in cui si disputerà la partita, quella Bergamo martoriata nei mesi scorsi dal coronavirus e con la quale la Nazionale ha voluto stringersi, quattordici anni a distanza dall’ultima volta (amichevole pareggiata contro la Turchia), sia scegliendola come sede del match, sia andando (oggi in tarda mattinata) a depositare una corona di fiori al cimitero monumentale per rendere omaggio alle sue vittime. Senza contare l’invito della Federazione rivolto ai 243 sindaci della provincia e alle delegazioni di Humanitas e Papa Giovanni di assistere dagli spalti alla gara.
«Ci fa piacere essere qui — le parole del commissario tecnico Roberto Mancini —, ma ci avrebbe fatto ancor più piacere avere il pubblico sugli spalti. Non sarà possibile, ma i bergamaschi almeno possono godersi lo straordinario momento della loro Atalanta». Intanto, pochi metri più su rispetto a dove sta parlando l’allenatore, gli operai stendono un tricolore enorme che ricopre l’intera Curva Nord e i tecnici del suono fanno le prove audio sparando i decibel di «Rinascerò, rinascerai» di Roby Facchinetti.
La falsa positività di El Shaarawy, poi, innesca il dibattito a cui partecipa il capitano azzurro Giorgio Chiellini. «Non c’è preoccupazione, ma solo distrazione. Siamo consapevoli che saranno mesi duri anche per noi calciatori — le parole dello juventino —, ma tutti vogliamo proseguire in campionato». Ipotesi bolla. Come quella in cui hanno vissuto le squadre Nba per cento giorni e che ha funzionato considerato che non si sono verificati contagi. «Difficile che possa funzionare per il calcio — continua Chiellini
— perché noi abbiamo necessità di strutture diverse. E poi in una semi bolla, con il protocollo che dobbiamo seguire, ci siamo già».
Capitolo formazione, e qui la palla torna a Mancini il quale fa capire, rispondendo a chi lo interrogava sulla titolarità di Immobile, che nelle scelte di chi schierare da qui a giugno terrà in considerazione anche il tour de force che causerà il calendario ristretto in campionato. Ad esempio, per l’Atalanta, si traduce nel prossimo futuro in sette partite nell’arco di un mese. «Nel mio gruppo ci sono tutti giocatori bravissimi — ha spiegato il c.t. — e io devo rispettare il campionato. Con la Polonia ha giocato Belotti, con l’Olanda ci sarà Immobile. Non solo, avremo 4 o 5 cambi».
Scenografia
Per salutare gli azzurri in Curva Nord è stato steso un enorme tricolore