«Non sarà un interporto ma il packaging del lusso»
Nella Bassa le promesse del piano: capannoni per 265 mila metri quadrati
Gli architetti Marco Facchinetti e Luigino Pirola hanno presentato il progetto del Kilometroverde, il parco logistico che progetta di insediarsi tra Caravaggio e Treviglio su un’area di 765 mila metri quadrati. Non sarà un interporto, hanno assicurato i progettisti, non lascerà camion sulle strade e nei parcheggi, non offrirà solo lavoro di facchinaggio e darà a Caravaggio un nuovo simbolo. L’incontro è stato disertato dalle due amministrazioni comunali dopo le anticipazioni del progetto sulla stampa.
Non c’entra nulla con l’interporto, non lascerà camion sulle strade e nei parcheggi, non offrirà solo lavoro di facchinaggio e darà a Caravaggio un nuovo simbolo. Sono le promesse con cui è stato presentato il Kilometroverde, il parco logistico che progetta di insediarsi tra Caravaggio e Treviglio su un’area di 765 mila metri quadrati. A illustrare nel dettaglio il progetto, gli architetti Marco Facchinetti e Luigino Pirola all’incontro organizzato ieri nell’auditorium della Bcc di Caravaggio. Incontro dove erano presenti i vertici della banca, il presidente dell’autostrada Brebemi Francesco Bettoni e vari esponenti del mondo imprenditoriale. Non c’erano invece le due amministrazioni comunali che hanno disertato per protesta l’appuntamento dopo il passo falso dei progettisti che avevano svelato gran parte dell’intervento nei giorni precedenti. Mancava l’intero consiglio comunale di Treviglio e la maggioranza di quello di Caravaggio. In sala solo l’opposizione guidata dall’ex presidente della Provincia, il leghista Ettore Pirovano.
Dopo il saluto del presidente della Bcc Giorgio Merigo, prendendo la parola Facchinetti ha voluto subito togliere il dubbio che il Kilometroverde possa essere un ritorno in altre spoglie del progetto dell’interporto. «Quella era un’infrastruttura ad altissimo impatto — spiega — e di vecchia concezione. Il nostro intervento invece è basato sullo sviluppo sostenibile e un verde intelligente. La logistica non è più un capannone con qualcuno che carica e scarica dei pacchi. Nello sviluppo del progetto siamo partiti dall’inserimento ambientale a cui la parte costruita si adeguerà e non viceversa come accade di solito».
È toccato poi al paesaggista Pirola illustrare il concetto a partire dal chilometro di foresta che costeggerà a nord Brebemi e si propone come un nuovo marchio territoriale per Caravaggio. «Nel Kilometroverde — precisa — prevediamo 5 mila alberi e 20 mila arbusti. La maggior parte andranno a costituire il bosco lungo l’autostrada con carpini, faggi e querce riportando il paesaggio all’epoca preromana». E Facchinetti aggiunge: «La parte costruita vera e propria sarà circa il 30% dell’area. Non ci sarà il problema del parcheggio dei tir perché è prevista una zona all’interno».
I numeri rimangono però importanti: le previsioni degli urbanisti stimano capannoni per 265 mila metri quadrati e alti fino a 25 metri. All’interno del Kilometroverde saranno ritagliati vari lotti per diversi insediamenti. I progettisti non svelano il valore dell’investimento. «Diverse centinaia di milioni di euro — si limita a dire Facchinetti —, naturalmente abbiamo già dei clienti finali che non posso svelare, ma sono grandi gruppi».
Altra precisazione è sull’occupazione: dai 4 mila ai 6 mila posti di lavoro. «Ma non saranno di facchinaggio — assicura ancora l’architetto — questi centri sono di nuova concezione e non si limitano a spostare le merci, ma le aziende che li commissionano vi trasferiscono anche delle lavorazioni finali e il confezionamento».
I progettisti lanciano poi un appello di collaborazione ai Comuni. «Sappiamo che il nostro è un progetto difficile — spiegano —, occorre costruire un accordo di programma con la Regione e serve l’apporto di tutti». La prima reazione arriva da Treviglio ed è del consigliere del Movimento 5 Stelle Emanuele Calvi: «Proporre slide e rendering accattivanti — spiega il consigliere — non basta. Si devono rendere disponibili i dettagli dell’intera operazione e si devono dare molte risposte».
❞ Slide e rendering accattivanti non bastano. Servono i dettagli di tutta l’operazione e si devono dare risposte Emanuele Calvi Consigliere M5S