L’atalantino e il desiderio estivo di voler lasciare Bergamo. È rimasto e stasera è a disposizione degli orange
Hateboer, da partente a unico «bergamasco» in campo
E pensare che da Bergamo, non più tardi di tre mesi fa, se ne voleva andare, e ora si ritrova a essere l’unico «bergamasco» in campo (se vincerà il ballottaggio con Dumfries) in Italia-Olanda. Storia di Hans Hateboer, di mestiere esterno a tutta fascia, rimasto orfano dell’altro atalantino Marten de Roon (squalificato e tornato a Zingonia in anticipo) e dell’unico orobico convocato dal c.t. Roberto Mancini, Andrea Belotti, squalificato pure lui e rientrato anzitempo a Torino.
Hans sta vivendo una seconda vita in nerazzurro. Dopo lo sfogo con il giornale olandese
in estate («ho vissuto tre anni fantastici a Bergamo, ma adesso voglio una nuova esperienza»), è rientrato in Italia e sembra aver capito che sbattere i pugni sul tavolo di questa nuova Atalanta — più forte non solo nei risultati, ma anche a livello “contrattuale” — è una strategia che porta a nulla. O, forse, ha capito che era dura accasarsi in una squadra che gli garantisse un ruolo da protagonista, ad alti livelli, in un campionato prestigioso come quello italiano e in Champions; in fondo è con l’Atalanta che è riuscito a conquistare un posto in una Nazionale competitiva come quella dei Paesi
Bassi. Così ha fatto ammenda e non solo ha continuato a essere affidabile là sulla fascia, ma si è migliorato. Sia come prestazioni che come gol, se è già a quota due reti (contro Lazio e Torino), quando nell’intera passata stagione non aveva mai segnato in campionato. La speranza, per gli azzurri, è che non voglia continuare con il trend da bomber anche stasera.
Intanto a Zingonia continua la preparazione in vista della sfida con il Napoli (che ieri ha terminato la quarantena) in programma per sabato al San Paolo. E Gasperini può ricominciare a sorridere perché l’infermeria si sta svuotando. Al momento all’interno ci sono solo i lungodegenti Gollini (rientrerà il prossimo mese, sta recuperando da una lesione al crociato) e Caldara (operato nei al tendine rotuleo, tornerà nel 2021). Piccini, Pessina e Miranchuk hanno infatti svolto l’intera sessione con il gruppo. Per far sì che il sorriso del Gasp continui a splendere, ci sarà da capire il ritorno del resto dei nazionali. Domani saranno disponibili Freuler, Gosens e Sutalo. L’incognita è in che condizioni arriveranno, tra giovedì e venerdì, i sudamericani.