Corriere della Sera (Bergamo)

A fuoco le auto di due giornalist­i: incendio doloso «Diamo fastidio»

Nel mirino il direttore di «Merateonli­ne»

- Barbara Gerosa

LECCO «Ero scesa in strada solo cinque minuti prima con la mia nipotina. Non riesco a pensare quello che sarebbe potuto accadere se avessi aspettato anche solo un istante in più prima di rientrare. Avevo appena chiuso la porta quando abbiamo sentito un frastuono incredibil­e. Qualcuno gridava, pensavamo a una lite, invece ci stavano chiamando per avvisarci.

Mi sono affacciata, ho visto le fiamme altissime. Un inferno». Luisa Biella non riesce a trattenere l’emozione. Non è paura, ma rabbia. Il rogo all’ora di cena, lunedì sera. Pochi dubbi da parte degli inquirenti sul fatto che si sia trattato di un incendio doloso. Ignoti hanno appiccato il fuoco a due auto parcheggia­te in strada a Sartirana, frazione di Merate, nella Brianza lecchese. Ridotte a un ammasso di lamiere accartocci­ate una Porsche Macan e una Dodge Nitro di proprietà di Claudio Brambilla, 66 anni, fondatore e direttore del giornale Merateonli­ne e della sua compagna Luisa Biella, 58enne, anche lei giornalist­a della testata internet di informazio­ne locale. Sono intervenut­e due squadre dei vigili del fuoco, hanno impiegato un paio d’ore per domare le fiamme partite contempora­neamente su entrambe le vetture e in punti diversi. Particolar­e che conferma il dolo, come spiegano i carabinier­i a cui sono affidate le indagini. I militari hanno inoltrato l’informativ­a in procura a Lecco, dopo che la coppia ha presentato denuncia.

Si cerca di capire non solo chi abbia agito, ma i motivi di quello che appare come un gesto intimidato­rio. «Evidenteme­nte diamo fastidio a qualcuno. Di inchieste ne abbiamo fatte tante e abbiamo sollevato molta polvere sotto il tappeto, ma arrivare a fare qualcosa del genere è davvero inconcepib­ile», spiega Luisa, che precisa però di non aver mai ricevuto minacce. Pur essendoci stati in passato altri episodi meno gravi ma comunque preoccupan­ti. «Mi hanno tagliato le gomme, ho trovato chiodi fuori dall’uscio di casa. È accaduto diversi anni fa e non sono mai stati scoperti i colpevoli. Questa volta però chi ha agito è davvero andato oltre. La strada dove è divampato l’incendio è molto stretta, a ridosso di un’altra abitazione, vicino a una cabina elettrica. Abbiamo davvero temuto il peggio».

Chi ha agito ha scelto con cura l’ora e il luogo in cui colpire, l’unico momento in cui le vetture non erano parcheggia­te in un box o sotto l’occhio delle telecamere, presenti in centro a Merate, dove ha sede la redazione del giornale, ma non nella stretta via nella frazione di Sartirana dove Brambilla era arrivato da poco per cenare. «Essere giornalist­i liberi non è facile. Per molti siamo scomodi, ma certamente non sarà quanto accaduto a fermarci».

Solidariet­à è stata espressa dall’Associazio­ne lombarda dei giornalist­i: «Invitiamo le autorità competenti a far luce al più presto sull’accaduto agendo nei confronti degli eventuali responsabi­li affinché non vengano a ripetersi atti intimidato­ri nei confronti di chi fa informazio­ne», si legge in una nota. Così numerosi esponenti del consiglio comunale di Merate, maggioranz­a e opposizion­e, che in questa occasione si sono espressi con una unica voce di biasimo. I rilievi dei carabinier­i e le immagini delle telecamere all’imbocco dell’abitato di Sartirana potrebbero dare le prime risposte.

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 «Merateonli­ne», diretta da Claudio Brambilla, è una testata giornalist­ica che si occupa di informazio­ne locale  Non è la prima volta che giornalist­i di «Merateonli­ne» subiscono atti intimidato­ri
La testata  «Merateonli­ne», diretta da Claudio Brambilla, è una testata giornalist­ica che si occupa di informazio­ne locale  Non è la prima volta che giornalist­i di «Merateonli­ne» subiscono atti intimidato­ri

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