L’attrice
Manda Touré al festival sull’integrazione
Con spensieratezza e allegria, Checco Zalone ha raccontato in «Tolo Tolo» le pulsioni degli italiani verso i migranti, ritrovandosi a compiere il loro stesso viaggio su un barcone. Al suo fianco, nel ruolo della protagonista femminile Idjaba, Manda Touré, ospite d’onore dell’Integrazione Film Festival, concorso cinematografico internazionale sull’inclusività tra persone di diverse appartenenze culturali e provenienze nazionali.
L’attrice afro-francese sarà a Bergamo martedì e, alle 20.45, aprirà la rassegna, organizzata da Cooperativa Ruah e Lab 80 Film, all’Auditorium di Piazza Libertà. Sono 22 i film in concorso, selezionati su quasi 300 candidati: l’iniziativa, alla quattordicesima edizione, prevede tre giornate di proiezioni il 20 e il 21 all’auditorium, il 23 solo in streaming e il 24 il galà con le premiazioni al Cineteatro Junior di Sarnico (ingresso gratuito, ma è necessario prenotare, tutti i film potranno essere seguiti su
Nata a Bouvais, Manda Touré si è diplomata al Conservatorio Debussy di Parigi, laureandosi anche in Lettere moderne alla Sorbona e specializzandosi in lingue orientali. Durante la serata ci sarà una video presentazione del suo lavoro come attrice e seguirà la proiezione di «Exotique», il cortometraggio che Soraya Milla aveva portato in concorso due anni fa al festival, interpretato dalla Touré. Al termine, regista e interprete dialogheranno con il pubblico. «Nel film impersono Philomène, una ragazza innamorata del suo compagno di classe, Bastien, che non la guarda neppure — anticipa Manda Touré —. Lei è convinta di non piacergli per i suoi capelli afro, che sono così diversi da quelli delle sue amiche. Il film narra il suo viaggio alla ricerca della bellezza nel suo essere nera e orgogliosa di se stessa».
A darle popolarità in Italia è stato il film diretto e interpretato dal comico pugliese, trionfo al botteghino con oltre 46 milioni incassati e quasi 6,7 milioni di spettatori. «Lavorare con Checco è stata una grossa sfida, ma è stato grandioso, è un buon amico e una persona generosa, per la sua ironia è unico — racconta l’attrice —. “Tolo Tolo” è una commedia sull’Africa, l’immigrazione e sul fascismo che è dentro di noi, pronto a venire fuori nei momenti di stress e che esiste in Italia come in Francia. L’unico progresso, Oltralpe, consiste forse nell’ascoltare le voci delle vittime».
Nata da genitori del Mali, Manda parla il Bambara, la lingua mandingo del suo gruppo etnico, che esibisce nel curriculum accanto al francese e all’inglese. Si definisce un’afro-femminista e, al cinema, trova importante scegliere ruoli di donne che abbiano storie, carattere e un vissuto da difendere. La sua militanza si traduce anche nelle scelte personali e politiche: il supporto alle autrici franco-maghrebine, il sostegno a riviste pensate per bambini afro-francesi, la pubblicità ai marchi di moda per le mussulmane, oltre a essere in prima fila nelle manifestazioni delle giovani africane a Tolosa, sua città d’elezione. «Non sono la più impegnata delle attrici, ma sento che lavorando posso contribuire ad aumentare la visibilità delle donne nere in Francia. E i festival possono dare un grande contributo, promuovendo lavori cinematografici diversi», conclude.
Con il comico «Lavorare con Checco è stata una grande sfida. Lui unico e persona generosa»